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Continua Castiglione Cinema 2019, all’insegna dei premi. Stavolta è il turno della grandissima onorificenza destinata a un attore che è stato, durante la carriera, studente di Pino Passalacqua. A consegnare il premio si riconferma Elena Sofia Ricci, attrice che non ha bisogno di presentazioni e prima studentessa del grande maestro, che per lei è stato anche un padre.
“Da lui ho imparato tutto” dice, senza nascondere la commozione, “dallo stare a tavola allo stare nella vita, a essere una persona onesta e per bene come lui, come stare in palcoscenico e davanti alla macchina da presa, tutti i mestieri dell’attore”.
E continua: “Non che fosse tenero, come maestro: dovevi diventare il personaggio, entrare in empatia con lui. È questa la differenza tra recitare e interpretare”. Conclude, poi: “Pino non ha avuto figli, ma ho tanti fratelli nell’arte, che hanno imparato da lui”.
Va quindi ad Alessio Boni (The Tourist, Non sono un assassino), uno di questi fratelli d’arte, il Premio Pino Passalacqua di Castiglione Cinema 2019.
“I maestri sono fondamentali” commenta l’attore, “perché ti forgiano. Pino coglieva le tue fragilità, le tue insicurezze, che in scena si quintuplicano, e partiva da quelle. Ma non per batostarti, ti aiutava a renderle tue. Nessuno doveva cambiare camminata, aspetto o cultura. Quelle imperfezioni diventavano unicità”.
Solo a scorrere la lista dei nomi di chi, come Alessio Boni, ha imparato da lui, si intuisce la grandezza di Pino Passalacqua: oltre al già premiato nella scorsa edizione Lino Guanciale, e alla madrina della rassegna Elena Sofia Ricci, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Luigi Locascio e tanti altri ancora.
Il tema dell’apprendimento e del trasmettere il proprio sapere alle nuove generazioni è caro tanto al Festival quanto ai suoi ospiti. “Cerchiamo sempre di restituire alle nuove leve ciò che noi abbiamo imparato, ciò che ci hanno dato i nostri maestri” esordisce l’attrice, mentre Boni conclude: “Pino forgiava gli attori del domani. Anche questo è cambiamento culturale”.