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“Màt” Sicuri l’ultimo Diogene, il film documentario sulla vita di Enzo Sicuri, l’unico clochard a cui è dedicato un monumento, arriva per la prima volta a Roma: verrà proiettato, alla presenza degli autori, sabato 16 novembre 2019 alle ore 16.30 al Nuovo Cinema Aquila, nella sezione in concorso “National documentaries in competition” del 18° Riff Awards - Rome Independent Film Festival, rassegna in programma dal 15 al 22 novembre a Roma.
Scritto, diretto e prodotto dai giornalisti emiliani Francesco Dradi, Fabrizio Marcheselli e Antonio Cavaciuti, il docufilm è stato girato da marzo 2018 a marzo 2019 a Parma, tra il Teatro Regio, il Duomo, i borghi con le ultime botteghe storiche e la piazza dove si trova il monumento (opera dello scultore Maurizio Zaccardi nel 2004). Ne sono interpreti Alvaro Evangelisti, attore di Cesena diplomato all’Accademia di belle arti a Bologna, e il celebre Alessandro Haber, già protagonista di 140 film, vincitore di un David di Donatello e quattro Nastri d’Argento per il cinema. Con l’amichevole partecipazione “vocale” di Mauro Coruzzi, speaker radiofonico noto per le trasmissioni su Rtl e Radio Deejay, oltre che per vestire i panni di Platinette.
Matto o filosofo? Enzo Sicuri (1907-1988) fu un clochard per scelta nel centro della sua città, Parma, per 50 anni, dopo un’infanzia normalissima con una casa, una famiglia e studi regolari. Lo chiamavano “Màt”, ma lui adorava poesie, libri e musica lirica, non chiedeva l’elemosina e riciclava cartoni per pagarsi un piatto di minestra. Spirito libero e indipendente, il suo motto era “Nella vita si può fare a meno di tutto, tranne che dell’aria per respirare”, desunto dal mentore anarchico Dante Spaggiari, incisore di metalli preziosi e inventore di aforismi.
Una storia locale, ma universale, raccontata dalla voce di Sicuri stesso (grazie all’inedito audio dell’unica intervista da lui rilasciata e trovata quattro decenni dopo da uno degli autori) e dalle testimonianze di chi lo conobbe bene, come il decano dei giornalisti Giorgio Torelli. Un lirismo sublimato da arie e sinfonie delle opere di Verdi dirette da Toscanini. Un’esperienza di vita per suscitare interrogativi sui veri valori in una società sempre più dedita all’attaccamento materiale alle cose: temi come l’ambiente, l’aria, l’accoglienza, l’accettazione del diverso.
Francesco Dradi, Fabrizio Marcheselli e Antonio Cavaciuti sono tre giornalisti e scrittori che hanno pubblicato libri e centinaia di articoli sulla storia e la cronaca delle loro rispettive città, Parma e Piacenza. Come sceneggiatori, registi e produttori (indipendenti) sono alla loro “opera prima” con il mediometraggio “Màt” Sicuri l’ultimo Diogene, la cui anteprima al Cinema Astra di Parma ha fatto registrare 877 spettatori in 4 proiezioni la scorsa primavera.