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“Il mondo della stampa tradizionale tende a legarsi ancora al mondo dei ritagli di giornale” esordisce Mons. Davide Milani, Presidente di Fondazione Ente dello Spettacolo. “Ma oggi la sfida è monitorare la propria presenza sui nuovi media. E per questo abbiamo trovato in Volocom il partner ideale”.
Venezia, Spazio FEdS (Sala Tropicana 1, Hotel Excelsior), Fondazione Ente dello Spettacolo e Volocom, autorità nel campo dell’informatica al servizio della comunicazione, si incontrano per dare dimostrazione della propria joint venture.
“Volocom è capace di intercettare la comunicazione digitale a 360°” continua Milani, “lo dimostra il lavoro intelligente, non solo di digitalizzazione, ma di studio di un sistema che renda fruibile, online, la nostra Rivista in tutto il mondo”.
E non è dire poco: Fondazione Ente dello Spettacolo pubblica la Rivista del Cinematografo da ben 91 anni, con un archivio quasi centenario che risale fino al 1924. Proprio tale archivio, grazie all’intervento di Volocom, sarà presto interamente consultabile grazie a un’app per smartphone, tablet e PC.
Da sinistra: Valerio Bergamaschi (Volocom), Davide Milani e Gianluca Arnone (FEdS). Foto di Margherita Bagnara“Siamo molto attenti a integrare i nostri servizi informatici nel comunicare” dichiara Valerio Bergamaschi, fondatore e amministratore unico di Volocom. “È il nostro punto di forza e ci ha permesso di raddoppiarci negli ultimi cinque anni”.
I clienti lo dimostrano: dalla Presidenza della Repubblica alla Camera e al Senato, CEI, Mediaset, Sky, Corriere della Sera, tutti accomunati dall’esigenza di sintesi del flusso di informazioni, oggi colossale
E prosegue: “Preleviamo le informazioni dove nascono, che sia stampa cartacea, radio, televisione, i social o il web in generale. Poi offriamo una selezione tematica di queste informazioni, per concetti o parole chiave prescelte”.
Già disponibile l’applicazione mobile di edicola digitale, VoloEasyReader, con cui leggere digitalmente tutti i giornali, nazionali e internazionali, di cui si è sottoscritto l’abbonamento. Tra questi, naturalmente, la Rivista del Cinematografo. Ma non solo il numero di questo mese, bensì tutto l’archivio storico, digitalizzato e accessibile ovunque da pc, smartphone e tablet (servizio, questo, offerto anche con l’abbonamento alla Rivista).
Un’occasione ghiotta, considerando anche che agli ospiti dell’incontro è stato offerto di accedere per una settimana gratuitamente a tutti i principali giornali offerti dall’app, compreso il Cinematografo.