“Ho amato girare Tomb Raider perché mi ha dato la possibilità di viaggiare, di scoprire l’avventuriera che è in me e che sapevo essere in me fin da ragazzina” dice Alicia Wikander, che aggiunge: “È molto differente da tutto ciò che ho fatto prima e dalla mia cultura cinematografica, nutrita di cinema d’autore fin da quando ero piccola”. Emanuele Rauco racconta in un’intervista la metamorfosi della giovane attrice, che si è calata nei panni di Lara Croft dopo lunghi mesi di preparazione atletica, per costruire il fisico e lanciarsi nell’avventura.

Il reboot di Tomb Raider, per la regia di Roar Uthaug, sarà nelle sale cinematografiche da giovedì 15 marzo 2018, distribuito da Warner Bros Italia. Tomb Raider nasce come videogioco nel 1996, capostipite di una serie fortunata che avrà un nuovo capitolo nel 2018, dopo l’avventura al cinema. Rauco mette in evidenza il cambio di prospettiva nell’interpretazione delle eroine come Lara Croft sul grande schermo.

 

Nel nuovo film: “La protagonista è più minuta, scattante e agile rispetto alle forme provocanti del vecchio personaggio, un modo per accentuare l’intelligenza e le risorse del personaggio a scapito della seduzione. Ed è un taglio condiviso con molte eroine della recente stagione cinematografica, da Wonder Woman all’Atomica bionda di Charlize Theron”.

Per leggere tutti gli articoli abbonatevi alla Rivista del Cinematografo. Fino al 30 aprile per i nuovi abbonati c’è lo sconto del 30%.

Per abbonarvi cliccate qui