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"Non siamo un Festival, siamo una Festa, e chi cerca il festival sarà sempre perennemente deluso. Avevo promesso di lavorare con discontinuità: artisti, registi, attrici, attori, personaggi scelgono Roma anche se non hanno un film da promuovere, vengono a parlare con noi per un'ora e mezza con noi".
Antonio Monda - preceduto da Laura Delli Colli, vice presidente della Fondazione Cinema per Roma - introduce il suo quarto anno di mandato come direttore artistico della Festa di Roma, che il 18 ottobre parte con la sua 13° edizione: "Come ogni anno c'è un'apertura forte alle altre forme espressive", continua Monda, che annuncia anche i film ospitati dalla rassegna: il nuovo film di Barry Jenkins (già regista di Moonlight, passato a Roma nel 2016 e poi premiato con l'Oscar), Se la strada potesse parlare, poi Quello che non uccide, nuovo capitolo della saga Millennium con Claire Foy, annunciata sul red carpet di Roma, oltre a Green Book di Peter Farrelly e il nuovo di Peter Jackson, They Shall Not Grow Old.
Ci sarà poi il nuovo e ultimo film interpretato da Robert Redford, The Old Man & the Gun, il nuovo di Thomas Vinterberg, Kursk, poi Monsters and Men di Reinaldo Marcus Green, il già annunciato Bad Times at the El Royale di Drew Goddard, con Dakota Johnson presente ad accompagnare il film insieme al regista, Beautiful Boy di Felix Van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet, Stan & Ollie con John C. Reilly e Steve Coogan,
Sempre in selezione ufficiale, inoltre, ci saranno Eter di Krzysztof Zanussi, Halloween di David Gordon Green
Nella sezione "Tutti ne parlano" Boy Erased di Joel Edgerton, An Elephant Sitting Still di Hu Bo, regista giovanissimo poi suicidatosi a ottobre 2017, La diseducazione di Cameron Post di Desiree Akhavan, Morto tra una settimana... o ti ridiamo i soldi di Tom Edmunds.
Poi i restauri del cinema italiano, San Michele aveva un gallo dei Taviani, Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, L'amore molesto di Mario Martone e La grande guerra di Mario Monicelli, in occasione del centenario della prima guerra mondiale, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che presenzierà alla proiezione.
Le retrospettive curate da Mario Sesti, su Peter Sellers e Maurice Pialat.
Gli Incontri Ravvicinati: Martin Scorsese, che riceverà il Premio alla Carriera il 22 ottobre dalle mani di Paolo Taviani. Il regista ha scelto i suoi 9 film italiani preferiti, e spiegherà perché secondo lui il cinema italiano è il più bello.
Poi Isabelle Huppert, Cate Blanchett, Sigourney Weaver, Giuseppe Tornatore, Mario Martone, Thierry Fremaux, Alba e Alice Rohrwacher, Shirin Neshat, Jonathan Safran Foer e Michael Moore (che porterà il suo nuovo film Fahrenheit 11/9, ossia 11 novembre, titolo che rievoca il primo giorno di presidenza Trump).
Il film di chiusura, come evento speciale, sarà Notti magiche di Paolo Virzì. Gli altri film italiani presenti sono Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis e i documentari Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu e il dittico Corleone - Il potere del sangue e Corleone - La caduta di Mosco Levi Boucault.
I NUMERI DELLA TREDICESIMA EDIZIONE
38 film e documentari nella Selezione Ufficiale | 4 Tutti ne parlano
6 Eventi Speciali
14 Incontri Ravvicinati
7 Preaperture
13 Omaggi e Restauri | 2 Retrospettive
12 Riflessi
7 Film della nostra vita
28 Altri eventi della Festa
30 Paesi partecipanti
Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Cambogia, Canada, Cina, Colombia, Croazia, Danimarca, Finlandia,
Francia, Germania, India, Italia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Ucraina, Ungheria