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Se non fosse per la fiamma lieve di una candela ci sarebbe solo buio. Illuminato dalla sua luce, un bambino legge "il più bel libro del mondo": La Divina Commedia.
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Sono le prime immagini del trailer di Dante, per nostra fortuna, ultima fatica del regista e attore Massimiliano Finazzer Flory che avrà la sua prima il 25 marzo a Ravenna (10.30 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, in collaborazione con il Comune di Ravenna e in collegamento streaming con le scuole), giorno in cui secondo gli studiosi nel 1300 iniziò il viaggio della Commedia.




A proposito di motivi cinematografici Finazzer Flory rinviene nella Commedia “il tema dell’ombra: quest’opera ha un solo corpo, quello di Dante”. Una sfida per chi deve trasporne l’opera, che impone il ricorso alla danza: “Pina Bausch sosteneva che quando ci manca la parola non resta che la danza. Nel mio film le coreografie sono corpo, di Dante e della Divina Commedia”. Il teatro invece gli serve a ragionare sulle categorie di Inferno, Purgatorio e Paradiso: “L’Inferno in teatro è il dietro le quinte – spiega Finazzer Flory -. Lì ci sono tutti gli spettri, tutti i difetti e i limiti. Il palcoscenico è il Purgatorio che serve a espiare, come sosteneva Aristotele. Il Paradiso è insieme l’applauso del pubblico e l’attore che si incarna nella parola che recita”.




Ecco perché per Finazzer Flory “è la nostalgia di Dio il vero tema della Commedia. Al suo opposto c’è l’inferno che sperimentiamo ogni giorno sulla Terra, quello del nichilismo”. Per fortuna nostra, come titola il film, “noi italiani possiamo sempre coltivare il sogno e la speranza avendo un padre come Dante. Un padre vivo, come la sua lingua. Incontrarlo ti cambia la vita”. In concomitanza con la proiezione di Ravenna, Dante, per nostra fortuna, sarà visibile anche all’estero grazie al coinvolgimento degli IIC e le Ambasciate di Mosca, Istanbul, Manila, Hong Kong, Malta, Buenos Aires, Santo Domingo e, a seguire dopo il 25 marzo, Malta, Oslo, Tel Aviv, Miami.