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Francesco Bruni (foto di Karen Di Paola)
Francesco Bruni viene celebrato in Germania: presso il Filmpalette, sala di Colonia specializzata nel cinema di qualità, dal 29 settembre al 3 ottobre è in programma una personale completa con la presentazione dei suoi quattro lungometraggi, finora realizzati.
L’iniziativa, denominata La commedia gentile/Die sanfte Komödie, è organizzata dall’associazione Made in Italy, che da oltre vent’anni si occupa della promozione del cinema italiano nei territori di lingua tedesca, insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e con il contributo del Ministero della Cultura. Accompagnato da Raffaella Lebboroni, attrice presente in tutti i suoi film, Bruni sarà a Colonia nella giornata inaugurale per presentare il suo esordio in regia Scialla! e, dopo la proiezione, incontrare il pubblico per rispondere alle domande degli spettatori tedeschi.
Apprezzato sceneggiatore, oltre che regista, Francesco Bruni è, insieme all’amico e sodale Paolo Virzì, l’erede più accreditato e fedele della grande commedia all’italiana. Con il suo cinema, Francesco Bruni ha messo in scena una commedia umana che ci riguarda, formicolante di personaggi, incontri, sentimenti e progetti di vita, e la insegue e intreccia nei luoghi in cui quotidianamente agisce (la famiglia, il quartiere, la scuola, il posto di lavoro). Lo sguardo di Bruni è leggero nella misura, divertito ma mai compiaciuto né tantomeno moralistico, e i suoi film raccontano storie minime e individuali che però alludono sempre a regole generali, collettive.
Kim Rossi Stuart in Cosa sarà © Fabio BacciIn particolare, notevole è la capacità di Bruni nella caratterizzazione dei personaggi, sia i principali sia quelli di contorno, grazie alla battuta ben scritta, ai gesti e agli atti mancati, alle psicologie disegnate in modo impeccabile. Da ricordare i protagonisti giovani che animano tutti i suoi film, ma anche personaggi come il professore demotivato ma pronto al riscatto di Scialla!, il vecchio poeta senza memoria ma ricco di fascino e sapienza di Tutto quello che vuoi, la dottoressa oncologa dura ma salvifica di Cosa sarà.
A contare è lo sguardo, il pregio di rappresentare scherzando e ridendo la complessità della vita, con gli entusiasmi e le frustrazioni, le gioie e le disillusioni. Ad emergere, come già accennato, è la grande lezione della commedia all’italiana, un modello di cinema che Bruni recupera e aggiorna con i veleni del nostro tempo. Rispetto ai film di Dino Risi e Mario Monicelli, quelli di Francesco Bruni hanno meno ottimismo e più disillusione, ma anche delicatezza di tratto ed empatia. Una commedia gentile e contemporanea.