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A Cinemazero sabato 9 aprile, quattro attese anteprime nazionali per il Pordenone Docs Fest: alle 15:15 in Sala Grande F@ck this job, della regista e produttrice russa Vera Krichevskaya, coprotagonista del documentario. Il film racconta la lotta tra verità e propaganda nella Russia di Putin e l’improbabile resistenza di Dozhd Tv, il canale dell’ottimismo, che, a inizio marzo, è stata costretta a interrompere le trasmissioni. L'emittente, nota come Rain TV, era una delle rare isole per la libera espressione in Russia e dava spazio a giornalisti che si oppongono al regime di Putin e difendono le minoranze LGBTQ. Intervengono la regista e Chiara Lico, giornalista professionista, conduttrice del Tg2 e scrittrice.
Alle 17:30 in Sala Grande il festival dà spazio alla leggerezza con il divertentissimo Once upon a time in Uganda di Cathryne Czubek, in anteprima nazionale, gran premio della giuria al festival di New York, un inno al cinema e alla fantasia. Wakaliwood, il paese di Wakaliga, appena fuori dalla capitale dell’Uganda, è la patria dei film d’azione dell’eccentrico Isaac Nabwana, il Tarantino africano, per cui tutto è possibile. Sarà presente la regista.
Alle 20:45 ancora due anteprime nazionali: When we were them, uno straordinario corto di Danis Tanović, regista e sceneggiatore bosniaco, conosciuto in tutto il mondo per No Man’s Land, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero nel 2002, e Damir Šagol. Il film è un atto d’accusa alla politica europea sui rifugiati, una riflessione sui paradossi della storia: com’è possibile che le persone che nel recente passato hanno subito la stessa sorte debbano ora trattare i rifugiati come criminali? Interviene Francesco Strazzari, esperto di studi di sicurezza, conflitti armati, geopolitica e criminalità organizzata transnazionale. A seguire, Sirens, di Rita Baghdadi, il racconto musicale della prima band metal tutta al femminile del Medio Oriente, un quartetto in lotta per la libertà di espressione (e d’amore) mentre la loro città, Beirut, esplode. Intervengono la regista e Paulonia Zumo, dj e speaker di Radio Rock.
La giornata prevede anche altri appuntamenti: imperdibile, alle 17 in Sala Ellero a Palazzo Badini, la speciale masterclass a ingresso libero di Hanif Kureishi, presidente di Giuria dei film in concorso al Pordenone Docs Fest, in dialogo con Federico Pontiggia, giornalista, regista, critico cinematografico, autore e conduttore televisivo. Kureishi, romanziere tradotto in 36 lingue in tutto il mondo, parlerà del suo cinema, dalle esperienze come sceneggiatore e del sodalizio con Stephen Frears, fino al debutto alla regia con Londra mi fa morire, passando per gli adattamenti su pellicola dei suoi romanzi e il suo sguardo come spettatore. L'incontro sarà un viaggio insieme a uno dei più importanti scrittori al mondo, all’interno della sua arte e del rapporto privilegiato che ha sempre avuto col cinema.
Hanif Kureishi speaking in the Michael C. Carlos Museum at Emory University on September 8, 2008. @Nrbelex @WikipediaAl mattino proseguono gli incontri dedicati alle scuole con una proiezione, in anteprima nazionale, di Gloria - Kavod, di Angelo Cretella. Gloria è una liceale di 17 anni alle prese con una ricerca scolastica in apparenza semplice, che la porterà a scoprire un tassello sconosciuto del passato della sua famiglia: la nonna è stata internata in un campo di sterminio nazista. Intervengono la protagonista Gloria Napolitano e gli sceneggiatori Massimiliano Coccia e la scrittrice Giusi Marchetta.
A seguire, alle 11:30 in Sala Grande, Coccia terrà il seminario a ingresso libero Per fare un podcast: un percorso insieme a un grande autore di narrazioni, protagonista di podcast iperascoltati, per comprendere come si è evoluto rapidamente questo format contemporaneo e quali le nozioni di base per realizzarlo al meglio, confrontandolo con altre forme di racconto della realtà come il documentario. Durante le giornate del festival Massimiliano Coccia produrrà un podcast specifico di rassegna stampa, ascoltabile su Storielibere.fm.
Sempre al mattino, alle 10:30 in Sala Ellero a Palazzo Badini, Andrea Giansanti affronta l'argomento della realtà virtuale, in un seminario a ingresso libero che cerca di rispondere alla domanda se la Virtual reality possa essere una strada interattiva per il documentario.
Continuano anche le due retrospettive del festival. Alle 16:15 in Sala Pasolini, Teorema Venezia (2012) di Andreas Pichler riprende il filo del futuro della città lagunare, in un film che vuole essere una lezione su come i beni pubblici diventano preda di pochi e un inno agli ultimi veneziani, al loro spirito e al loro cuore. Alle 18 in Sala Pasolini, Il Nero, film d'esordio di Giovanni Vento, del 1967, arriva per la prima volta nelle sale italiane grazie al recupero effettuato da Museo nazionale del Cinema di Torino, su spinta della figlia del regista, Emilia. Sullo sfondo di una Napoli scanzonata e realistica, la vita di alcuni “figli della Madonna”, i ragazzi nati nel secondo dopoguerra dalle relazioni illegittime tra le donne del luogo e i militari afroamericani.
E alle 19:30, per AperiDocs, un concerto blues, folk, soul, da non perdere, di Gianni Massarutto & Bluesiana, in collaborazione con Birra Galassia e Old Wild West, nel piazzale antistante il cinema.
Per il programma completo e l'acquisto dei biglietti: www.pordenonedocsfest.it