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"Free - Liberi è la storia di una fuga" spiega Fabrizio Maria Cortese, regista del film presentato oggi allo Spazio FEdS nell'ambito della Mostra di Venezia in un incontro moderato da Valerio Sammarco (caporedattore della Rivista del Cinematografo). Il film è una commedia prodotta da Golden Hours Film con Rai Cinema, in associazione con Ismaele Film, realizzata con il sostegno della Apulia Film Commission e di Regione Puglia.
"Ho conosciuto persone anziane con tanta voglia di vivere - continua Cortese - e molte di queste presenti nel film e provenienti da una vera casa di riposo. Una storia che parla di libertà: i personaggi sono come dei bambini che cercano sempre il divertimento, perché non è mai troppo tardi".
Presenti a Venezia, oltre al regista, anche gli attori Sandra Milo, Corinne Clery, Antonio Catania, Ivano Marescotti ed Enzo Salvi. Tra gli altri attori del cast, Tullio Solenghi, Michele Venitucci e Babak Karimi, impossibilitato a essere presente perché "risultato positivo al Covid-19", come rivelato dal regista.
"Mirna è una donna che crede nell'amore - dice Sandra Milo a proposito del suo personaggio - e quando scopre che l'uomo che ama pazzamente è tornato vuole raggiungerlo. Non bisogna mai chiudersi, la fine si aspetta vivendo con gioia e fede. La vita continua e può essere ancora bella e piena di entusiasmo, soprattutto in questo momento di grande incertezza".
Antonio Catania interpreta proprio l'amato di Mirna: "Questo è un film allegro e positivo che manda segnali molto belli, di speranza: alla fine di questo viaggio magari nessuno ha realizzato il proprio sogno, ma ognuno dei personaggi ha vissuto un'altra avventura".
"Per me è stato un regalo tornare al cinema - rivela Corinne Clery - non vedevo l'ora di tornare. Ho il desiderio di vedere la mia età sullo schermo. Non nascondo il tempo che passa, mi piace poterlo dimostrare anche al cinema. È come se fosse una terza carriera, finalmente posso fare ruoli da signora adulta e posso essere me stessa lontana dai cliché. Quando nasci cinematograficamente con un successo come il mio, devi lavorare il triplo degli altri".
Sandra Milo e Corinne Clery - foto di Margherita Bagnara"Quanti attori anziani fanno i protagonisti? Ai vecchi sono affidate sempre parti da caratteristi" riflette Ivano Marescotti, stupito che "da un po' di tempo mi chiamano per fare ruoli da vecchietto. Ho cominciato a fare cinema a più di 40 anni, quindi mi sono perso tutti ruoli da giovane". E sul film: "Free - Liberi ha un messaggio molto bello, vogliamo dimostrare che la vita non finisce. Ho costretto Sandra Milo a fare questo film, avevamo appena finito di girare A casa tutti bene e l'ho convinta ad accettare il ruolo. Per me è una soddisfazione lavorare con una star come lei".
Icona del cinema italiano, Sandra Milo ricorda le sue prime esperienze alla Mostra di Venezia: "La prima volta fu con Il Generale della Rovere di Roberto Rossellini, che ebbe il Leone d'oro. Un anno dopo tornai con Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli: fu un grande successo, non ho vinto la Coppa Volpi per un punto perché alla seconda votazione prevalse Shirley MacLaine. Poi è arrivata Vanina Vanini, sempre di Rossellini: pensavamo di aver fatto un grande film invece fu un fiasco terribile. Dovevo fare Io la conoscevo bene ma dopo questo flop il noleggio non mi voleva più. Quindi lasciai il cinema e ci tornai con Fellini. La Mostra è un evento che celebra il cinema, solo qui trovi questa atmosfera straordinaria, una tensione emotiva fortissima".
Free - Liberi sarà in sala dal 29 ottobre: "Le major hanno in mano tutto. Dobbiamo invogliare la gente ad andare al cinema nonostante questo momento così complicato".