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“Ringrazio tutti ma siamo nel pieno di un’emergenza e continuo il mio lavoro da Presidente del Parlamento Europeo”. Così David Sassoli commenta le indiscrezioni sulla sua candidatura a sindaco di Roma, intervistato da Tiziana Ferrario nel corso di “About Women”, svolto oggi allo Spazio FEdS. “Non spetta a me indicare la soluzione – continua Sassoli – ma mi aspetto che i partiti si assumano la responsabilità di un rilancio fondato sulla cura e sulla manutenzione dei servizi. Vivo a Bruxelles da 10 anni: non esiste la città di Bruxelles ma la regione di Bruxelles formata da 19 comuni. L’amministrazione incide molto sul declino della Capitale. Tutte le città metropolitane europee sono amministrate con sistemi diversi: su Roma c’è un grande ritardo, siamo ancora in attesa di un'accurata riflessione”.
“Come si amministra una capitale è un sottofondo che manca a Roma - aggiunge Sassoli - e questa è una grande responsabilità del Parlamento italiano perché questo cambiamento può nascere solo con una grande iniziativa legislativa. I romani si aspettano un rilancio della città”.
Tiziana Ferrario - foto di Karen Di PaolaE sulla sfida del Recovery Fund afferma: “Credo che ci sia una sottovalutazione da parte della politica e dei commentatori italiani sul cambio di fase del 23 luglio. C’è un punto di partenza che è dato dalle ratifiche dei parlamenti nazionali su una quota di imposte attualmente a disposizione dei singoli paesi da trasferire all’UE. Da qui parte il debito comune, la garanzia per emettere bond comuni, che è la grande svolta del 23 luglio. Per fare questo serve la ratifica dei parlamenti nazionali. Mi auguro che tutti i paesi ratifichino questo meccanismo con grande rapidità. Ecco perché abbiamo bisogno della stabilità. Sarebbe inutile parlare del Recovery se non c’è questo passaggio di responsabilità dei singoli paesi. Mi auguro che in Italia elezioni e referendum non distraggano il parlamento. Ma siamo sicuri che tutti agiranno con responsabilità e velocità”.
Sulla manifestazione dei negazionisti in programma oggi a Roma: “Dimostra quanta irresponsabilità c’è in chi promuove e diffonde questi messaggi. Spero che vadano in piazza con la mascherina: in caso contrario ci sarebbe una violazione delle diposizioni delle autorità nazionali. Non possiamo consentirlo. Ogni giorno – continua Sassoli – i dati ci dimostrano che siamo ancora dentro l’emergenza. In pochi mesi l’Europa ha avuto 240.000 morti: è un bilancio di anni di guerre. Gli italiani hanno dimostrato grande etica e disciplina prese come esempio da tutti gli altri paesi”.