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“Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud si incontrano e generano Social Film Fund con il Sud” prosegue Simonetta Dellomonaco, Presidente Fondazione con il Sud, “un fondo che integra la coproduzione con ulteriori attività culturali. Abbiamo ricevuto centinaia di candidature, oltre all’attenzione della stampa nazionale e internazionale”.
A Venezia76 continuano gli eventi d’eccezione e, all’indomani della Regione Campania con Social World Film Festival, arriva il turno dell’Apulia Film Commission, in stretta e orgogliosa collaborazione con la Fondazione con il Sud, come già fatto notare, un’istituzione pubblica con una realtà privata, in partenariato per il cinema.
“Un caso rarissimo, in Italia,” dichiara Marco Imperiale, Direttore Fondazione con il Sud, “sostenuto da un bel rapporto umano. Abbiamo cambiato la comunicazione da strumento a parte integrante, e fondamentale, della nostra strategia per accrescere il capitale culturale”.
Nel frattempo, il bando si è concluso, portando alla luce ben 10 oggetti cinematografici, 7 documentari e 3 cortometraggi, su tematiche sociali. I documentari: La luce dentro, storie di chi resta fuori quando qualcuno viene incarcerato, di Toriello; Coltivatori di cambiamento, di Faggiano, sulla natura e il cambiamento della coltivazione; Madre nostra, di Scaraggi, sulle terre confiscate alla malavita; Ponticelli, terra buona di Oliviero e Rossetto, esperimento all’avanguardia di docufiction sull’impatto sociale del cinema; Il sistema sanità, il cui titolo anticipa i contenuti, di Pistolese e De Rosa; Aspettando la cuccagna di Salvemini, sulle due facce del gioco, e Santa subito di Piva: violenza sulle donne e stalking, ispirato a una storia vera.
Per quanto riguarda i corti, selezionati Compagni di viaggio di De Martino e Ariotti sull’immigrazione, Guasto di Crescenzo commedia drammatica sull’assistenza agli anziani, e La ricreazione di Nour Gharbi, su immigrazione e bullismo realizzato con ragazzi di scuola.
Interviene all’incontro anche Fabrizio Minnella, responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne della Fondazione con il Sud: “La nostra è un’operazione di rottura degli schemi, accostando soggetti solitamente separati, come cinema, produzioni e organizzazioni no profit. Siamo convinti che quest’incontro crei una miscela esplosiva, per abbattere luoghi comuni evitando la retorica.”
Provocatrici, a questo punto, le domande di Loredana Capone, Assessore all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia, al pubblico stesso: “Siete proprio convinti che il cinema non distribuisca storie drammatiche, profonde e potenti? Siete convinti che storie come queste non funzionino, che occorra produrre solo commedie? Convinti che il cinema sia in crisi?”. E risponde, infine: “Noi pensiamo il contrario, che investire nel cinema, e nel cinema di comunità, funzioni ancora, con storie che facciano riflettere e guardare le cose da una prospettiva diversa. Lotta e riscatto passino anche dalle istituzioni e dal cinema”.
“Niente di tutto questo è un elemento singolo o un’iniziativa temporanea”, commenta Aldo Patruno, direttore Dipartimento Cultura Regione Puglia. “Fa tutto parte dello stesso progetto. Si parla spessissimo di fare rete, del partenariato pubblico-privato. Noi abbiamo saltato la fase dialogica e, direttamente, l’abbiamo fatto”.
E questo ha prodotto anche due progetti internazionali, Circe e Ciak, di cui spiega le molteplici iniziative di cooperazione, nell’ambito dell’audiovisivo, Cristina Piscitelli, responsabile Progetti Apulia Film Commission: “Da workshop internazionali sulla produzione a masterclass per migliorare le capacità dell’industria culturale, il tutto tra Italia e Grecia, Albania e Montenegro, incluse collaborazioni con numerosi altri festival, italiani e internazionali”.
Allo Spazio FEdS lasciano la propria testimonianza anche i Direttori di quattro festival pugliesi: Luciano Toriello per Mònde, festival di Monte Sant’angelo su cammini e itinerari culturali (10-13 ottobre); Alberto La Monica del Festival del Cinema Europeo, arrivato a venti edizioni di grandi ospiti e testimonial; Romeo Conte direttore del Festival Internazionale del Cortometraggio Safiter, che porta il cinema in borghi e luoghi dove il cinema non c’è più, proiettando su campi, ulivi e castelli, masserie. Infine, Stefania Rocca a rappresentare "un festival che includa qualsiasi tipo di arte e qualsiasi tipo di diversità", l'Otranto Film Fund Festival - Diversity Edition, con protagonista non solo cinema ma pure musica, teatro e danza.
Chiude l’incontro Angela D’arrigo, di Fondazione Ente dello Spettacolo sulle parole chiave: “Comunità e cinema sociale, temi per i quali FEdS si impegna da anni, con il proprio sostegno ed organizzando eventi e festival di cinema, quali Castiglione Cinema, nonché progetti sul territorio”. E conclude: “Facciamo fronte comune per rivendicare insieme questo percorso”.