Per I classici del martedì questa settimana L'ultima cena del 1949 di Luigi Giachino, una stupenda rivisitazione delle vicende che portarono Leonardo Da Vinci a realizzare il celeberrimo affresco de L’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Per incarico dei frati di Santa Maria delle Grazie, Leonardo da Vinci deve decorare una parete del refettorio, dipingendo un'ultima cena. Mentre si tormenta nell'affannosa ricerca dei tipi adatti a raffigurare Gesù e Giuda, incontra un giorno il giovane Franco Del Mortaro, il cui nobile volto corrisponde all'immagine che egli si fa del Salvatore.
La copia d’epoca, l’unica esistente, è conservata nell’archivio della Cineteca di Milano ed è stata restaurata digitalmente dal MicLab nel 2019 in occasione dell’anniversario leonardesco.
Online anche martedì 31 marzo il film d'animazione L'ultimo Sciuscià dell'animatore ligure Gibba, opera del 1946, unico esempio di neorealismo animato. Il film è la storia di un bambino che sopravvive in un angolo di strada vendendo sigarette di contrabbando. A fine giornata, sogna le stelle, verso cui vola in un impeto di gioia.
L’unica copia esistente della pellicola è conservata dalla Cineteca di Milano che l’ha presentata in copia restaurata alla 62. Edizione della Mostra del Cinema di Venezia.Tra i classici della settimana anche La Nave, lungometraggio del 1921 di Gabriele D'Annunzio, tratta dalla omonima tragedia che fu rappresentata per la prima volta a Roma al Teatro Argentina l'8 gennaio 1908.
Una tragedia segna le origini della città di Venezia: Basiola, figlia di Orso Faledro, un tribuno pagano destituito e accecato dai Gràtici, suoi avversari cristiani, medita la più crudele delle vendette. La donna, colma di risentimento, usa la sua bellezza e sensualità per spingere i fratelli, Marco, il nuovo tribuno, e Sergio Gràtico, il vescovo, ad un duello fratricida: Marco uccide Sergio, ma Basiola viene condannata alla stessa pena cui fu condannato il padre. Punita la donna, Marco salpa verso l’Egitto su una nave imponente, per riportare a Venezia le spoglie di San Marco.
La copia negativo originale è conservata presso la Cineteca di Milano ed è stata restaurata nel 1999.
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