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Si chiude domani 16 dicembre 2017 la XXI edizione del Tertio Millennio Film Fest. Alle ore 17.30 in Filmoteca Vaticana sarà consegnato il “Premio Tertio Millennio – Un film per il dialogo interreligioso” nel corso di una cerimonia che si terrà, alla presenza di Mons. Dario E. Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, con la conduzione di Francesca Fialdini e preceduta dal monologo teatrale “Fare un’anima” scritto e interpretato da Giacomo Poretti.
Grande novità di quest’anno è stata l’istituzione di un concorso di 9 film tutti provenienti da realtà territoriali molto distanti tra loro: Belgio, Canada, India, Francia, Italia, Israele, Germania, Nuova Zelanda. Tutti accomunati dal fatto di affrontare questioni scottanti su cui spesso ci si divide: genocidio, guerra, fondamentalismo religioso, famiglia, infanzia, accoglienza, dialogo, malattia. Sono temi sui quali il festival ha invece voluto promuovere un dialogo per trasmettere un messaggio importante: il cinema ci avvicina all’altro.
Domani saranno proiettati anche gli ultimi due film in cartellone: il documentario “Cristina – Il racconto di una malattia”, di Silvia Chiodin e il docufilm di Simone Pizzi “Figli di Abramo”.
“Cristina - Il racconto di una malattia” nasce dalla lettura del libro “Non spegnere la Luce - Viaggio introspettivo in una psicosi” di Cristina Marcato e sarà proiettato alle ore 16.00 al Cinema Trevi (Vicolo del Puttarello, 25, Roma). “Figli di Abramo”, realizzato nell’ambito del progetto “Migranti: religioni nella metropoli” con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Ambrosiana Attività Pastorali, tratta il tema dell'integrazione a partire dall'incontro delle comunità religiose a Milano e sarà proiettato alle 18.00 sempre al Cinema Trevi.
Dedicato quest’anno al tema “È tempo di migrare. Memoria, identità, relazioni”, il XXI Tertio Millennio Film Fest è organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) con il patrocinio della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI, della Direzione Generale Cinema MiBACT e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e si propone come luogo di dialogo interreligioso e interculturale tra le comunità cattolica, protestante, ebraica e islamica.