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In occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale In Gesù Cristo. Il Nuovo Umanesimo, che la Conferenza Episcopale Italiana organizza a Firenze (Fortezza da Basso) dal 9 al 13 novembre 2015, la Fondazione Ente dello Spettacolo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali CEI, propone la Mostra fotografica Le vie della speranza. Immagini di un mondo ritrovato.
La mostra nasce come spin-off di Cinema Neorealista. Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra (Mole Antonelliana - 4 giugno 2015 - 11 gennaio 2016), esposizione realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino per i 70 anni del neorealismo. Le vie della speranza. Immagini di un mondo ritrovato si compone di 31 foto tratte dagli Archivi di: Museo Nazionale del Cinema, Torino; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Roma; Archivio Giuditta Rissone-Emi De Sica, Roma; La Cinémathèque de Toulouse, Francia.
Le foto, divise per snodi tematici, sono accompagnate dalle parole pronunciate da Papa Francesco nei suoi discorsi.
La Mostra Fotografica si propone come un’iniziativa all’insegna dell’incontro tra cultura e cinema. Se è vero che il cinema italiano, soprattutto dal secondo dopoguerra, ha messo insieme un patrimonio fatto di preziose, indimenticabili testimonianze, il periodo del neorealismo ha segnato il momento nel quale uomini e donne di cinema hanno saputo coniugare la voglia di riscatto sociale con uno sguardo nuovo gettato sulla quotidianità.
Il neorealismo ha saputo cogliere i germi di una profonda amarezza storica, i residui di una delusione fatta di dolori e di privazioni per rinvigorire la voglia di cambiamento emergente nella popolazione. Dobbiamo partire dal cinema del neorealismo che ha saputo sfrondare ogni superflua capacità di egoismi e opportunismi per rimettere al centro della vita e delle opere la figura dell’uomo, del suo lavoro, del suo onesto proporsi per il bene comune. Da Riso amaro a Roma città aperta, da Il cammino della speranza a Bellissima, passando per Germania anno zero, Senza pietà e Ladri di biciclette, le foto ritraggono l’uomo visto tra pregi e difetti, in chiaroscuro, eppure pronto a rischiare per spendere il meglio di se stesso in condivisione con i suoi simili. Insomma pronto a percorrere le vie del Nuovo Umanesimo.