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Alle origini del cinema: arriva in prima nazionale a Bologna la mostra dedicata ai fratelli Lumière, evento speciale per festeggiare i 30 anni del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna dal 25 giugno al 2 luglio.
Lumière! L’invenzione del cinematografo: questo il titolo della mostra dedicata agli inventori del cinema, Auguste e Louis Lumière, che verrà inaugurata il 24 giugno (per rimanere poi aperta fino a gennaio 2017), alla presenza Thierry Fremaux, direttore dell’Institut Lumière di Lione, che ha creato l’esposizione. La mostra sarà allestita nello Spazio Sottopasso in Piazza Maggiore: il cuore di Bologna diventa un paradiso dei cinefili. È proprio in Piazza Maggiore, infatti, che si concluderanno tutte le serate del Cinema Ritrovato, dopo le proiezioni che ci accompagneranno per 8 giorni da mattina a sera in 5 sale della città. Una eccezionale raccolta di materiali originali, strumento per i primi pionieristici esperimenti dei fratelli Lumière si intreccerà alla scenografia di proiezioni che ci porteranno alla scoperta della nascita del cinema. Per l’occasione, la Cineteca di Bologna pubblicherà un cofanetto con i film dei fratelli Lumière, ora restaurati dal laboratorio della Cineteca stessa, L’Immagine Ritrovata.
“Un evento curato dall’Institut Lumière che per la prima volta varca i confini della Francia”, racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “L’avventura della famiglia che ha inventato il Cinematografo: Antoine, pittore e fotografo, i due figli Louis e Auguste così capaci che, ancora adolescenti, prendono le redini dell’industria di famiglia. È Louis infatti, appena diciassettenne, ad inventare la famosa Etiquette Bleue, una lastra fotografica, per l’epoca, molto sensibile che consente, per la prima volta, di fissare e riprodurre il movimento. Lo stabilimento dei Lumière è la prima industria fotografica d’Europa, e nel 1884 conta già più di 250 dipendenti. È in quegli stessi anni che si scatena una gara a colpi di brevetti ed invenzioni tra Europa e Stati Uniti: la fotografia in movimento è l’oggetto di una ricerca incessante, la cui epopea potremo raccontare anche grazie al contributo delle collezioni del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cinémathèque Royale de Belgique. Sarà Louis ad inventare il Cinématographe: i Lumière sono gli ultimi inventori e allo stesso i primi autori e programmatori del cinema. Dal 1896 il Cinématographe Lumière restituisce il mondo al mondo. Per la prima volta tutti possono ammirare immagini in movimento di tutti i luoghi del pianeta. E i protagonisti non sono solo i reali e le grandi personalità, ma gli uomini e le donne, le città, i paesaggi di tutti i paesi del mondo. Ai Lumière non si deve solo il cinematografo, ma anche una serie straordinaria di invenzioni, tra cui i bellissimi Autochromes (la prima fotografia a colori) e la proiezione in 3D. Tutto questo, e molto di più, in una mostra che ci farà ritrovare un luogo di Bologna a lungo invisibile e le origini dello sguardo moderno sul mondo”.