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Un percorso cinematografico per aiutare operatori pastorali e della comunicazione, educatori, catechisti, famiglie a vivere il tempo di Avvento con uno spirito di resilienza e fiducia. La proposta arriva dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della CEI che lancia Sguardi d’Avvento verso il Natale, un Sussidio pastorale originale e ricco di suggestioni.
Curato da don Andrea Verdecchia, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Fermo e membro della Cnvf, il Sussidio presenta quattro temi chiave legati ad altrettanti titoli: Tutto il mondo fuori, La vita davanti a sé, L’altro volto della speranza e Bar Giuseppe, a cui viene abbinato un approfondimento, scelto tra le opere della storia del cinema o tra i titoli di maggior richiamo degli ultimi decenni.
Il testo “indica un tracciato”, spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, sottolineando che l’obiettivo è proprio quello di “sostenere e alimentare il cammino verso il Natale”.
In Avvento, osserva, “proviamo a recuperare uno sguardo che sappia andare oltre l’emozione del momento”, che “sappia superare l’emergenza del tempo presente, per scorgere ancora una volta la stella”.
“Nella loro profondità sono occhi che parlano di nostalgia, memoria, ricerca e incontro”, continua Corrado nell’introduzione, ricordando che “la nostalgia, insita nella ricerca di Dio, è il terreno fertile su cui far germogliare la memoria, ovvero il ricordo vivo e presente di Colui che viene”. Si tratta, aggiunge, della “spinta verso il cammino, la ricerca, di un Dio che cerca gli uomini e le donne nelle loro fragilità e di un bisogno di salvezza che fa parte della natura umana”. “L’incontro – rileva - è il punto di contatto tra il Volto Bambino e i nostri volti feriti dalle debolezze. E così riparte il viaggio”.
Per quest’anno, segnato dall’emergenza sanitaria, la Cnvf ha pensato dunque di accompagnare le comunità ecclesiali diffuse sul territorio con un “ciclo di consigli di visione in chiave pastorale andando a scandagliare la realtà odierna, istantanee di un’umanità in affanno ma anche desiderosa di riscatto”, affermano Massimo Giraldi e Sergio Perugini, rispettivamente presidente e segretario, che definiscono il Sussidio un modo per essere “più prossimi alla realtà e nel contempo nelle pieghe del Vangelo”.