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“Oggi si celebra il primo Dantedì – dichiara il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini - una giornata che in questa prima edizione non potrà che essere per forza di cose esclusivamente digitale. Le tantissime iniziative nate spontaneamente sul territorio, così come quelle promosse dalle istituzioni, si sono spostate sulla rete. Oggi più che mai è necessario ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con una lettura individuale e al contempo corale della sua opera: Dante è l'unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l'idea stessa di Italia. Quella di oggi è una giornata importante, che ci proietta al 2021 quando verranno celebrati i settecento anni dalla morte del Sommo poeta.”
Ha preso il via con la première in onda dalle 11 sul canale YouTube del MiBACT https://www.youtube.com/watch?
Nel video di 40 minuti, aperto da un appello alla lettura di Dante da parte del professor Carlo Ossola Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, si alternano diversi italianisti e dantisti che illustrano diversi aspetti della vita di questo grande autore e del suo più importante poema, la Divina Commedia.
Il giornalista Paolo Di Stefano, ideatore dell’iniziativa, mette in risalto quanto finalmente il nostro Paese abbia dedicato una giornata al suo più grande e universale autore, al pari di quanto già avviene in molte altre nazioni del mondo per celebrare i propri autori, mentre la professoressa Sebastiana Nobili della sede di Ravenna dell’Università di Bologna fornisce alcuni elementi sulla vita di Dante, a partire dalla celebre biografia che gli dedicò Giovanni Boccaccio, “Il trattatello in laude di Dante”, con molti aneddoti divertenti come quello famosissimo di Dante a passeggio per Verona che si compiace di attirare l’attenzione di un gruppo di donne a passeggio.
Il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, spiega come il senso di questa festa sia di unire dantisti e dantofili, come li definiva Giosuè Carducci, ossia studiosi e appassionati amatoriali, nella celebrazione del padre della nostra lingua, mentre lo storico della letteratura Luca Serianni ne evidenzia quanto sia forte la sua impronta sulla nostra identità, dal momento che ogni italiano ne conosce a memoria almeno un verso: il primo del primo Canto della prima Cantica della Divina Commedia.
La professoressa Natascia Tonelli dell’Università di Siena sottolinea quanto sia importante la figura femminile nella poetica di Dante Alighieri, stilnovista e fedele d’Amore, mentre Alberto Casadei, coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, riflette sul significato odierno di Dante e sul canto di Ulisse, il XXVI dell’Inferno, che verrà letto oggi dagli italianisti.
Si aprono così le celebrazioni del primo Dantedì che vede migliaia di iniziative sulla rete, sui social e sulla televisione, grazie alla mobilitazione dei tanti musei e parchi archeologici del MiBACT, dei docenti e degli studenti impegnati nelle lezioni a distanza, della RAI con pillole di lecturae Dantis inte interpretate dai maggiori artisti del nostro tempo e numerose trasmissioni nell’arco della giornata dedicate a Dante e al suo tempo con materiali d’eccezione che verranno riproposti agli spettatori.
Le celebrazioni virtuali proseguiranno durante l’intera giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, tutte iniziative identificate dagli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.