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È il sorriso enigmatico della principessa Diana quello raffigurato nella cover del numero di settembre della Rivista del Cinematografo (disponibile da domani 1° settembre e acquistabile al link www.cinematografo.it/riviste/ o scrivendo a abbonamenti@entespettacolo.org), nell’illustrazione di Mara Cerri ispirata a Spencer, l’attesissimo film di Pablo Larraín, interpretato da Kristen Stewart, in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La cover story con notizie esclusive sul ricco programma del festival si apre proprio con una riflessione critica su come il regista cileno ha riletto l’icona della principessa. Scrive Angela Prudenzi (membro del comitato di selezione della Mostra) nell’articolo dedicato al film: «Un concentrato di Cappuccetto Rosso e la Bella Addormentata che si nutre di tragedia greca e dramma shakespeariano, di giornali femminili e riviste di moda, una creatura incredibilmente vulnerabile».
Oscar Iarussi (anche lui tra gli esperti che hanno selezionato i film della Mostra) si concentra sulle “luci del sud” che attraversano le opere in programma, dalla Napoli di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Qui rido io di Mario Martone alla Calabria di Il buco di Michelangelo Frammartino fino all’America Latina dei fratelli D’Innocenzo.
A raccontare, invece, i “venti dell’est” del festival è un altro membro del comitato degli esperti, Paolo Bertolin, che sottolinea il ritorno in Laguna dell’Europa orientale, specialmente nella selezione di Orizzonti.
Infine, grande attesa per Dune, il kolossal di Denis Villeneuve tratto dalla saga di Frank Herbert che sarà proiettato fuori concorso: Angela Bosetto spiega perché rappresenta per la fantascienza ciò che Il Signore degli Anelli ha significato per il fantasy.
Con la Mostra di Venezia riparte la stagione cinematografica e i critici della Rivista del Cinematografo offrono come sempre una guida ai film in sala con recensioni dei film visti da loro in anteprima: tra le altre, Tre piani di Nanni Moretti, A Chiara di Jonas Carpignano, Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić e Supernova di Harry McQueen.
Ricco spazio dedicato alla serialità con le recensioni delle amatissime The White Lotus, Loki, Modern Love e di tante altre serie visibili sulle piattaforme digitali.
Non mancano le consuete rubriche dei collaboratori della Rivista del Cinematografo: Gianni Riotta ritorna su Twin Peaks, Nadia Terranova immagina l’adattamento di Klara e il sole del premio Nobel Kazuo Ishiguro, Chiara Tagliaferri rievoca la vita sfortunata di Vivien Leigh, Giacomo Poretti consiglia la visione di Boys di Davide Ferrario.
In Sapere Vedere, lo spazio dedicato alla formazione all’audiovisivo, Simona Busni riflette sulle “storie che si riaprono laddove sembrano concludersi” e Bruno Fornara ragiona sui limiti della serialità. E poi le “visioni guidate” al film Il viaggio del principe di Jean-François Laguionie e Xavier Picard e alla serie Shtisel, disponibile su Netflix.
Nel suo editoriale, mons. Davide Milani ricorda la tradizionale presenza della Fondazione Ente dello Spettacolo alla Mostra di Venezia con lo spazio alla Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior: un programma ricco che vedrà il suo culmine con la consegna ad Alice Rohrwacher del Premio Robert Bresson, il riconoscimento assegnato con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede al regista che “abbia dato una testimonianza, significativa per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita”.