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Il numero di novembre della Rivista del Cinematografo arriva a pochi giorni dalle nuove disposizioni governative per il contrasto e il contenimento del Covid-19: l’improvviso infiammarsi della pandemia ci costringe a vivere un tempo di nuova emergenza. La chiusura delle sale è un colpo durissimo per tutta la cultura e per quel pubblico che, in questi mesi di riapertura, ha dato fiducia agli esercenti, impegnati per garantire la sicurezza degli spettatori e dei lavoratori.
È questo il momento in cui cerchiamo nelle storie una risposta ai nostri bisogni, un conforto per le preoccupazioni, uno specchio in cui riflettere un’idea di mondo. E anche un modo per viaggiare con la fantasia verso regni incantati: non per sfuggire ai problemi della realtà, né per evitare di guardarla negli occhi, ma per sognare e immaginarci protagonisti di avventure straordinarie.
Sulle rotte del fantasy, la Rivista del Cinematografo (disponibile all’acquisto dal 1° novembre sul sito cinematografo.it o contattando l’ufficio abbonamenti all’indirizzo abbonamenti@entespettacolo.org) dedica la cover story alle tante sfumature e alle continue evoluzioni di un genere sempre più esplorato dalla serialità e sul grande schermo: un lungo approfondimento per scoprire gli attesissimi Dune, Animali fantastici 3, la seconda stagione di The Mandalorian e novità come Lovecraft Country, con un focus su Il trono di spade, in occasione dell’uscita del Deluxe Steelbook Limited Edition in 4K Ultra HD Blu-ray, di Warner Bros. Home Entertainment.
Michela Murgia e Chiara Tagliaferri analizzano le figure femminili dell’universo creato da George R: R. Martin: regine, schiave e guerriere che hanno in mano le sorti di una narrazione che può essere letta anche “come il miglior trattato di filosofia e di politica in circolazione, un saggio sulla natura del potere”. Non solo audiovisivo: Gian Luca Pisacane intervista la scrittrice Licia Troisi, amatissima dai lettori, impostasi nel panorama editoriale grazie alla serie inaugurata dal long seller Cronache del mondo emerso.
Ma le storie raccontate dal cinema ci aiutano anche a meditare sulla complessità del mondo in cui viviamo, per stare dentro ciò che sta accadendo e ritrovare le ragioni della speranza. Una riflessione al centro di Come in uno specchio del cardinale Gianfranco Ravasi, nuova pubblicazione delle Edizioni Fondazioni Ente dello Spettacolo in uscita il 10 novembre: nella Rivista, in anteprima un estratto sulle rivelazioni contenute nell’opera di Carl Theodor Dreyer.
Dopo la presentazione di Soul alla Festa del Cinema di Roma, la RdC incontra Pete Docter, il Re Mida della Pixar: creatore di mondi, di anime, amante di Dumbo, intervista al visionario autore in attesa dell’uscita natalizia su Disney+.
E, a trent’anni dalla scomparsa, un omaggio a Ugo Tognazzi, finissimo commediante sul grande schermo e demiurgo senza paura ai fornelli.
Anche in questo numero le tradizionali rubriche della Rivista propongono un percorso per scoprire nei classici uno sguardo sul presente. Nel suo consueto “Ritorno al cineforum”, Gianni Riotta riprende Braveheart – Cuore impavido di Mel Gibson, a venticinque anni dall’uscita nelle sale italiane, per una riflessione sulla realtà contemporanea tra pacifismo e scontro, resistenza e disperazione.
“La grammatica del cinema” di Bruno Fornara esplora il piacere di raccontare storie, da Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch a Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog. Orio Caldiron indaga su come il cinema ha recepito le avanguardie artistiche: l’espressionismo di Robert Wiene, il dadaismo di René Clair, il surrealismo di Luis Buñuel sono al centro del suo “Specchio riflesso”.
“Pensaci Giacomino!” e noi con lui: Giacomo Poretti si confronta con i virtuosismi di Nodo alla gola di Alfred Hitchcock a 1917 di Sam Mendes. Infine, Nadia Terranova continua il suo viaggio negli adattamenti mancati: “Se fosse un film”, come sarebbe L’eredità delle dee, il sorprendente romanzo di formazione di Katerina Tuková?
Scrive nell’editoriale Mons. Davide Milani (presidente Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore Rivista del Cinematografo): “Fondazione Ente dello Spettacolo vuole attraversare il territorio ignoto di giorni incerti. Proporremo in questi mesi diverse iniziative, non per offrire occasioni di distrazione o intrattenimento, ma per sostenere lo sforzo che ciascuno è chiamato a compiere per stare davanti a ciò che la realtà quotidiana impone, e scoprire come anche questi giorni, settimane e mesi contengano la possibilità di vita buona”.