Dopo la presentazione alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva su Sky e NOW TV Scene da un matrimonio, l’attesa miniserie di Hagai Levi ispirata al capolavoro di Ingmar Bergman. A questo evento che incrocia cinema e televisione è dedicata la cover story del numero di ottobre della Rivista del Cinematografo (disponibile dal 1° ottobre e acquistabile al link www.cinematografo.it/riviste/ o scrivendo a abbonamenti@entespettacolo.org), con i protagonisti, Jessica Chastain e Oscar Isaac, ritratti in copertina da Karen Di Paola.

Struggente e attuale rilettura del classico di Bergman, Scene da un matrimonio è un «concentrato immersivo di una relazione, una masterclass di narrazione e di interpretazione» come scrive Marzia Gandolfi nel suo lungo approfondimento: «L’autore israeliano accomoda la coppia sul divano e cerca nel dolore della separazione la chiave dell’intelligenza amorosa». Il focus prosegue con una riflessione di Federico Pontiggia sulle differenze tra Bergman e Levi nei rapporti di forza all’interno della relazione: «Là si catalizzava il divorzio, cinquant’anni dopo si punta sullo stare, anzi, restare insieme: che la moglie guadagni più del marito ne fa una donna realizzata o una prevaricatrice?».

Scene da un matrimonio ma anche da un festival, quello di Venezia. Che ha visto protagonista anche la Fondazione Ente dello Spettacolo, come spiega mons. Davide Milani (direttore della Rivista del Cinematografo e presidente della FEdS) nel suo editoriale: «Fondazione Ente dello Spettacolo ha deciso di essere presente alla Mostra con la propria squadra per entrare in dialogo con le opere proiettate e per promuovere il dibattito culturale, realizzando “uno spazio dove il pensiero la fa da padrone”, come ha evidenziato il presidente della Biennale Arte di Venezia Roberto Cicutto. La nostra presenza a Venezia è stata anche la possibilità di realizzare una parte caratteristica della nostra missione, coerentemente con la radice ecclesiale che ci nutre e caratterizza: promuovere e sostenere la comunità. Da qui il desiderio di un dialogo fruttuoso con la realtà del Lido di Venezia».

Le foto esclusive di Karen Di Paola e l’articolo di Gian Luca Pisacane raccontano una Mostra che ha rappresentato una ripartenza per l’intera filiera internazionale, con le sale piene di cinefili e operatori da tutto il mondo, i red carpet con le star dei film proiettati in anteprima, storie in grado di offrire uno sguardo profondo sull’attualità. Un Lido al femminile, dominato dalla presenza di Jamie Lee Curtis, “Leonessa” d’Oro alla carriera, alla quale è dedicato un profilo di Angela Bosetto.

E dopo Venezia, Roma: dal 14 al 24 ottobre appuntamento con Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Sulla Rivista del Cinematografo un focus ragionato sui titoli della selezione ufficiale, un programma ricco di sorprese e di film da scoprire nei giorni della manifestazione.

Ripartita la stagione cinematografica, con l’aumento delle capienze che permetterà una maggiore presenza del pubblico, i critici della Rivista del Cinematografo offrono come sempre una guida ai film in sala con recensioni dei film: tra le altre, Petit Mamam di Céline Sciamma che sarà presentato in anteprima nazionale ad Alice nella città; Ennio, magnifico documentario su Morricone firmato da Giuseppe Tornatore; Freaks Out, atteso ritorno di Gabriele Mainetti dopo Lo chiamavano Jeeg Robot; Titane, controversa Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes.

Ricco spazio dedicato alla serialità con le recensioni dell’horror di Netflix Al nuovo gusto di ciliegia, la commedia gialla Only Murders in the Building su Disney+, Schmigadoon! che omaggia il musical su Apple TV+ di tante altre serie visibili sulle piattaforme digitali.

Non mancano le consuete rubriche dei collaboratori della Rivista del Cinematografo: Gianni Riotta recupera lo struggente Non rimpiango la mia giovinezza di Akira Kurosawa, Nadia Terranova immagina l’adattamento di La parte di Malvasia di Gilda Policastro, Giacomo Poretti ritorna a La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock. Nello spazio dei libri, la recensione di Liliana Cavani. Il cinema e i film, ampio studio sull’opera omnia, complessa e sfuggente, della grande regista.

In Sapere Vedere, lo spazio dedicato alla formazione all’audiovisivo, Simona Busni riflette sul potere del montaggio e Bruno Fornara ragiona sullo stato della critica cinematografica. E poi le “visioni guidate” al film Europa di Haider Rashid e alla serie Non ho mai…, disponibile su Netflix.