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Si svolgerà domani, sabato 6 ottobre alle ore 15 a Palazzo della Corgna, a Castiglione del Lago (PG), il seminario "Il futuro della comunicazione del cinema", dedicato a tutti coloro che operano nel settore cinematografico. L'evento si inserisce nel programma di Castiglione Cinema 2018- RdC Incontra, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo per festeggiare i 90 anni della Rivista del Cinematografo, il più antico periodico cinematografico in Italia.
L'obiettivo della tavola rotonda è quello di aprire una discussione a tutto tondo sulla parte più fragile della filiera, la comunicazione appunto, coinvolgendo i diversi attori di questo settore e aprendo e analizzando i nuovi scenari sul futuro in un'ottica di realismo costruttivo.
La scaletta dell'incontro prevede in apertura l'intervento: Come comunicare il cinema? Tra cultura e industria modello italiano cercasi, con Alberto Barbera, Direttore Artistico della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
A seguire Strategie di comunicazione del cinema in Italia. Uno sguardo d'insieme con un occhio al futuro a cura di Nicola Maccanico, AD Vision Distribution.
E poi Il ruolo della critica e dei mediatori culturali nell'epoca della disintermediazionecon Piera Detassis, giornalista, saggista e critica cinematografica italiana; Direttrice della rivista «Ciak» e Presidente dell'Accademia del cinema italiano - Premi David di Donatello.
E per concludere L'epoca del cinema debole: ricadute sull'immaginario oltre lo streaming e la serialità di Alessandro Zaccuri, Scrittore e giornalista del quotidiano «Avvenire».
Parteciperanno al dibattito, tra gli altri: Pedro Armocida, Daniele Bellasio, Fulvia Caprara, Steve Della Casa, Bruno Fornara, Fabio Falzone, Marzia Gandolfi, Mauro Gervasini, Anna Maria Pasetti, Angela Prudenzi, Emanuele Rauco, Cecilia Valmarana e Monica Franconeri.
Il cinema italiano patisce la difficoltà cronica di comunicare sé stesso. Non è un problema di qualità del prodotto che viene offerto al pubblico, si tratta piuttosto di una criticità presente nel sistema che non riesce ad accreditarsi come elemento culturale ed economico per il Paese.
Il settore soffre a causa di strategie di promozione inadeguate per stimolare la domanda. Le fondazioni e le associazioni culturali non riescono a esprimere le loro potenzialità a causa della scarsità di risorse, dell'incapacità di fare sistema e delle variabili legate alle scelte del pubblico.
Il rischio è di restare fermi quando invece serve innovazione, per contrastare il pericolo di un progressivo declino. La critica cinematografica, i mediatori culturali e gli stessi uffici stampa devono cercare nuove forme di comunicazione, pensate in base al pubblico che si vuole raggiungere e non standardizzate. Analogo contributo è fondamentale da parte dei siti internet dedicati ai film e alla cinematografia, degli influencer e dei social media.