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Il direttore della fotografia John Bailey è stato eletto 36 ° presidente dell'Academy of Motion Picture Arts and Science, l'organizzazione che ogni anno conferisce gli Oscar all'eccellenza nella produzione cinematografica. La decisione è stata presa nella sera di martedì nel corso della riunione mensile del consiglio di amministrazione AMPAS.
Il nuovo capo dell'Academy succederà al presidente uscente Cheryl Boone Isaacs, che lascia dopo quattro anni di mandato e dopo aver traghettato l'organizzazione in uno dei momenti più difficili della sua storia, caratterizzato dalle polemiche delle minoranze e da una revisione generale del sistema tanto dal punto di vista demografico quanto da quello procedurale.
Bailey, 74 anni, è una scommessa sicura. Tra i suoi lavori vanno annoverati American Gigolo, Ricomincio da capo Qualcosa è cambiato. Nel 2014 ha ricevuto il Premio alla carriera (Lifetime Achievement Award) dalla American Society of Cinematographers, ma non ha mai ottenuto una candidatura all'Oscar.
L'elezione di Bailey è arrivata un po' a sorpresa. Molti membri dell'Academy speravano in un'altra donna o in una persona di colore come successore della Isaacs, al punto che la favorita della vigilia indicata da tutti era Laura Dern. Tuttavia i numerosi impegni di lavoro dell'attrice le hanno fatto declinare l'invito.
Il consiglio dell'Academy ha poco da farsi perdonare tuttavia in tema di minoranze, dopo che una donna di colore ha guidato l'organizzazione per quattro anni e un film "sensibile" come Moonlight di Barry Jenkins è stato il vincitore dell'edizione 2017, tre anni dopo 12 anni di schiavo di Steve McQueen.
Per Bailey le sfide riguarderanno soprattutto il progetto del museo dell'Academy e il rilancio televisivo della notte degli Oscar, in costante emorragia di ascolti nelle ultime edizioni.