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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato una istruttoria nei confronti di Anica, Anec e Anec Lazio per accertare una presunta intesa restrittiva della concorrenza, volta ad ostacolare l'approvvigionamento dei film da parte delle arene che offrono spettacoli a titolo gratuito.
L'ANICA si dice "fiduciosa che dall'istruttoria avviata dall'AGCM non emergerà alcun profilo censurabile, essendo l'ANICA da sempre impegnata ad assicurare, in piena trasparenza, il miglior risultato di equilibrio tra tutti i soggetti della filiera, al fine di garantire la migliore offerta complessiva nell'interesse dei consumatori".
L'ANICA - prosegue la nota - "presterà la massima collaborazione all'AGCM, per consentirle di svolgere il proprio compito. Ciò anche se il procedimento antitrust è stato aperto in un momento storico assolutamente drammatico per tutto il settore cinematografico: basti pensare che, rispetto all'anno precedente, si registra un crollo degli incassi del 98%, dovuto ad una riapertura che è stata possibile solo dopo il 15 giugno scorso e che, ad oggi, riguarda appena 207 schermi su 3500 funzionanti l'anno scorso nello stesso periodo. Fra l'altro, anche diverse tradizionali arene a pagamento rinunceranno alla riapertura nella presente stagione".
"Si sta vivendo dunque una situazione che vede a rischio la sopravvivenza dell'intero settore della distribuzione e dell'esercizio cinematografico. In tale contesto possono trovare spiegazione le difficoltà di approvvigionamento che oggi si manifestano in tutto il settore, e non soltanto per le arene che offrono spettacoli gratuiti. Difficoltà che, si confida, potranno essere rapidamente superate per tutti gli operatori interessati e con la collaborazione di tutti coloro che credono nel futuro del cinema".
Il Presidente dell'ANICA, Francesco Rutelli, ha dato mandato ai propri legali "di perseguire in ogni sede giudiziaria ciascuna persona che abbia associato il suo nome a una impossibile azione per disporre o meno la diffusione di film, in cinema o arene, a pagamento o gratuite. Impossibile, perché Rutelli non si è mai occupato in nessuna circostanza, ne' può, ne' vuole occuparsi di tali attività, come è ben noto a chi conosca le competenze del Presidente dell'ANICA. Nonostante precedenti formali diffide, è in atto una deliberata e diffamatoria azione in particolare su alcuni social network, i cui promotori ed attori verranno inflessibilmente individuati e perseguiti".