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“Un risultato più da prima edizione che da numero zero: un successo, al di là di ogni più rosea aspettativa”. Così il direttore Lucia Milazzotto traccia il bilancio di MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma.
Brand di Anica e APT, prodotto con Doc/it e Fondazione Cinema per Roma (ente attuatore), MIA archivia la prima edizione con numeri “molto soddisfacenti” per gli organizzatori: 1317 accreditati e 270 visitatori, da 58 paesi, di cui 546 produttori, 310 buyer, 118 international sales agent; 100 audiovisivi proposti sul mercato (92 film e 8 serie tv), con 35 anteprime mondiali; 1500 incontri business to business, 300 ospiti. Rai Com ha venduto Non essere cattivo, il nostro candidato all’Oscar miglior film straniero; True Colours, la nuova società Indigo e Lucky Red, Le confessioni di Andò e Io e lei; distributori esteri anche per La felicità è un sistema complesso di Zanasi e, in Giappone, per Anime nere.
“Abbiamo presentato un progetto allettante, con il coinvolgimento dell’industria: l’Italia si è presentata finalmente come sistema, e questo ha colpito gli stranieri”, dice la Milazzotto, sottolineando insieme al project manager di MIA Diamara Parodi “l’importanza, soprattutto agli occhi degli stranieri, di una location suggestiva come le Terme di Diocleziano”.
“Il paese sta rinsavendo, sta riprendendo il senso della realtà massacrato negli ultimi decenni: non abbiamo fatto MIA per farci pubblicità o propaganda, né per esporre gli apparati di partito, bensì per recuperare l’esperienza, la prima al mondo, del Mifed, il mercato di Milano”, dice Riccardo Tozzi, presidente Anica. Marco Follini, presidente dei produttori televisivi di APT, parla di “asticella alta, positività: dobbiamo celebrare un successo”.
Ancora, Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma: “Il gioco di squadra è l’unico che funziona: l’audiovisivo ha perso il cotè da proiezione scolastica per descrivere la contemporaneità del lavoro, senza più steccati tra cinema, tv, serialità e gaming”. Infine, lodando il Lazio Cienma International, un fondo di 10 milioni di euro per le coproduzioni di Regione Lazio,
Francesca Cima, rappresentante dei produttori Anica, auspica “un analogo provvedimento da parte del MiBACT”, mentre Andrea Occhipinti, per i distributori, ringrazia il governo: “Finalmente ha compreso l’importanza dell’audiovisivo, e ha ben lavorato con due ministeri, Sviluppo economico e Beni culturali”.