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Da Cuba a Roma passando per Taormina. Era da tanto che non si parlava di Cinema cubano, di un cinema nuovo e indipendente. Si è svolta ieri, 30 giugno 2015, la serata dedicata al Nuovo cinema indipendente cubano, organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, presso la sala Cinema Trevi di Roma.
Dopo il successo del Focus sul Nuovo cinema indipendente cubano che Fondazione Ente dello Spettacolo ha promosso in occasione del 61. TaorminaFilmFest, il regista Luis Ernesto Doñas ha portato la sua testimonianza a Roma, la capitale storica del cinema.
L’incontro, moderato dal critico cinematografico Massimo Giraldi, ha seguito momenti diversi tra presentazione, proiezione e intervista.
Luis Ernesto Doñas, giovane regista cubano, ha studiato alla Escuela Internacional de Cine y Televisión - EICTV di San Antonio de los Baños a Cuba, fondata dal Premio Nobel Gabriel García Márquez, e ha portato in Italia e Roma la testimonianza di un cinema nuovo e fresco. Un modo di fare cinema giovane e dinamico, alla ricerca di nuove risorse e di nuovi sguardi.
“Lavori diversi tra di loro e di grande interesse culturale perché restituiscono qualche sensazione di questa isola che forse nessuno di noi conosceva o immaginava”, ha commentato Massimo Giraldi. I tre cortometraggi presentati sono infatti molto diversi tra di loro, ma con più momenti di incontro. Los bañistas è la vicenda di un allenatore di nuoto disposto anche a sacrificare i soldi della propria famiglia pur di realizzare il sogno dei piccoli ragazzi. Oslo, invece, è un film breve di grandissima suggestione che mostra un situazione di disamore tra un uomo e un donna che passano momenti difficili tra di loro, spezzati da gesti di grandissimo affetto e rispetto. In fine, La trucha è una sorta di teatro nel cinema e di cinema nel teatro, con grandissimi momenti di coinvolgimento. La storia di due donne che per sopravvivere fanno più di un lavoro. I primi due cortometraggi sono frutto dei lavori finali della scuola di cinema realizzati dello stesso Donas, mentre l’ultimo e il lungometraggio Melaza sono stati diretti da Carlos Lechuga.
Il Nuovo cinema indipendente cubano è essenziale, psicologico e reale. Realizzato con grandi difficoltà ma con tanta voglia di scoprire e sperimentare. L’incontro di ieri serve a promuovere un cinema che se pur lontano dal nostro, si rifà ai grandi registi del neorealismo italiano, come affermato dallo stesso regista che ha confessato di essere un grande ammiratore di Cesare Zavattini. Un momento di promozione culturale e territoriale, ma anche un’importante occasione per giovani filmmaker di farsi conoscere nel panorama internazionale ed europeo. Come sottolineato dalle parole di Antonio Urrata, Direttore Generale della Fondazione Ente dello Spettacolo: “Dopo il Focus in Sicilia con il TaorminaFilmFest, FEdS organizza a Roma una serata con l’artista cubano Luis Ernesto Doñas, giovane leva della cinematografica caraibica. Oltre a promuovere un’attenzione verso il cinema cubano, in un momento così significato sul piano geopolitico internazionale, desideriamo sottolineare la nostra continua scommessa sui giovani talenti. Volgiamo offrire un’occasione a giovani filmmaker di poter mostrare il loro cinema, la loro creatività”.