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Si è insediato oggi il nuovo Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto e composto da Luigi Brugnaro (Vicepresidente, Sindaco di Venezia e Presidente della Città metropolitana), Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto), Claudia Ferrazzi (designata dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo), Consiglio che sarà in carica per il quadriennio 2020 – 2023.
Dopo aver salutato i componenti del Consiglio - al quale ha partecipato il prof. Amerigo Restucci su delega del Presidente della Regione Veneto - e il Collegio dei Revisori dei conti, composto da Jair Lorenco (Presidente), Stefania Bortoletti e Anna Maria Como – riuniti online per l’emergenza sanitaria in corso – il Presidente Roberto Cicutto ha dichiarato quanto segue.
"Le condizioni eccezionali in cui iniziamo la nostra attività dovranno spingerci non solo a trovare le soluzioni migliori per continuare la missione della Biennale, nell’interesse del suo prestigio internazionale, della città di Venezia e del nostro Paese, ma soprattutto per arricchirla di nuove proposte e di nuovi stimoli per diffondere le arti contemporanee. Senza dimenticare il ruolo della Biennale di fattore di sviluppo e di crescita per la stessa città di Venezia e per il Paese.
Ringrazio il Ministro Dario Franceschini per la grande fiducia di cui mi ha onorato nel nominarmi al vertice de La Biennale.
Saluto e ringrazio il Presidente Paolo Baratta che lascia una Biennale forte sia dal punto di vista finanziario, che degli indiscutibili successi ottenuti.
Ringrazio le Commissioni parlamentari e i loro presidenti.
Auguro buon lavoro ai direttori Marie Chouinard, Hashim Sarkis, Alberto Barbera, Ivan Fedele, Antonio Latella.
Proprio gli avvenimenti di questi giorni mi hanno fatto comprendere quanto il ruolo della Biennale possa essere anticipatore del tempo presente e come gli artisti e i curatori sentano queste ‘vibrazioni’
Ne è prova il titolo dato da Hashim Sarkis alla sua Mostra di Architettura How will we live together?. Sembra un paradosso che, costretti alla separazione fisica, siamo al tempo stesso protagonisti di una crescita esponenziale dei rapporti interpersonali attraverso le nuove tecnologie. Tutto ciò non può non farci riflettere sui luoghi interni ed esterni della nostra nuova convivenza.
E colgo l’occasione per ricordare il grande maestro Vittorio Gregotti (cui tanto deve La Biennale), ‘pensatore’ infaticabile dell’architettura sociale che è fatta di mattoni e cemento, ma soprattutto di relazioni.
Tutti temi che, con lo sviluppo delle attività dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), porteremo all’attenzione degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto del maggior numero possibile di persone".
Nella riunione del CdA odierno, in cui sono state espletate le procedure di insediamento, si è proceduto alla nomina del Direttore Generale nella persona del dottor Andrea Del Mercato, che ha già rivestito a lungo questo incarico con ottimi risultati di economicità ed efficienza della gestione, ed è stato selezionato a seguito di una nuova specifica procedura.
Il Consiglio ha ringraziato l’avv. Debora Rossi, che ha svolto le funzioni di Direttore vicario in un periodo di transizione tra i più problematici per l’emergenza in corso, e che oltre ai compiti attuali sarà responsabile del progetto per il Nuovo ASAC – di particolare interesse per il Presidente – rivolto allo sviluppo delle potenzialità che l'Archivio, anche tramite l'ampliamento degli spazi attuali, può offrire come punto di riferimento di attività di ricerca permanenti che coinvolgano tutti i Settori di attività della Biennale di Venezia.
Ivi compresa la progettazione e la realizzazione di attività espositive, editoriali, comunicazionali, sia nelle sedi della Biennale, sia altrove in Italia e all’estero, in collaborazione con i direttori artistici e/o istituzioni universitarie, museali, archivistiche, e comunque operanti nell’ambito delle attività di competenza della Biennale nella valorizzazione delle arti contemporanee.