PHOTO
Il racconto dei racconti
Lo stesso giorno (con replica anche il 6 dicembre), presso il Florence Gould Hall verrà proiettato - dopo il recente successo ottenuto a Los Angeles nell'ambito del Cinema Italian Style - Non essere cattivo di Claudio Caligari, alla presenza del produttore Valerio Mastandrea, evento che rientra nella campagna di promozione per la corsa all'Oscar nella categoria Miglior Film Straniero.
Il 7 dicembre, presso lo storico Nitehawk Cinema di Brooklyn, avrà invece luogo l'anteprima mondiale di Sono Cosa Nostra, documentario di Simone Aleandri che celebra i 20 anni della legge sulla confisca dei Beni alle Mafie. Grazie alla partecipazione dell'Associazione "Libera" e di don Ciotti, il film percorre idealmente il territorio nazionale per incontrare i protagonisti e le associazioni territoriali laiche e cattoliche, che negli anni hanno reso possibile il recupero attivo e sociale dei beni confiscati alle mafie.
L'8 dicembre, infine, presso la Casa Italiana della New York University, avrà luogo la proiezione del documentario di Barbara Cupisti, Esuli - Le guerre, realizzato in Turchia e in Giordania tra i rifugiati siriani e palestinesi e in Kenya tra i profughi somali.
"Tutti appuntamenti che certificano l'affermarsi sempre più preponderante dell'audiovisivo italiano al di fuori dei propri confini", aggiunge Del Brocco, che conclude: "Dobbiamo però iniziare a lavorare in maniera differente per cercare di aumentare l'aspetto commerciale della questione, ovvero far sì che i nostri film vengano non solo visti, ma anche regolarmente distribuiti in sala e capaci di attirare pubblico e incassare. Serve un sistema a supporto, qualcuno che determini quale sia l'istituzione a guidare il comparto e capire quali e quante risorse servono".
Il modello di riferimento, naturalmente, è Unifrance: "Esatto. Qualche ente che supporti l'esportazione e la distribuzione sui vari mercati. Per imporre il nostro cinema abbiamo bisogno di dimensioni più importanti, a film come gli ultimi di Sorrentino (Youth, ndr) e Garrone, per capirci, girati in inglese e coprodotti a livello internazionale".