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Divisa tra TV e cinema Miranda Otto ha costruito negli anni una carriera in grado di renderla uno dei volti più riconosciuti dell'odierno panorama dello showbusiness. Dopo aver lavorato con registi del calibro di Steven Spielberg, Peter Jackson e Terrence Malick, l'attrice australiana si è concessa una divertita escursione nell'horror: è una delle protagoniste di Annabelle 2: Creation, prequel dello spin-off di The Conjuring che racconta le gesta della bambola posseduta da spiriti maligni. Ecco cosa Miranda ci ha raccontato a proposito del film e del suo personaggio, Esther Mullins.
Partiamo dal principio: perché ha scelto di fare Annabelle: Creation?
Ho pensato che sarebbe stato divertente girare un horror visto che non l'avevo mai fatto in carriera. Ho visto il primo Annabelle e l'ho trovato molto ben fatto: i personaggi erano pienamente sviluppati, soprattutto la coppia di protagonisti. Sono veramente entrata nel cuore della loro relazione.
Esther e suo marito Samuel sono altrettanto uniti nel nuovo episodio?
Sì, anche se sono più ingenui, pensano di aver allontanato il male, dopo anni in cui non si è manifestato vogliono aiutare qualcuno. Soffrono ancora la mancanza della figlia scomparsa e scelgono di riavere qualcuno intorno, l’energia che solo i giovani sanno portare in una casa. Provare ancora cosa significhi essere una famiglia normale.
Come si è trovata a lavorare con il regista David F. Sandberg?
Mi è piaciuto il suo approccio, sapeva esattamente come realizzare il film ma non si è mai imposto con le sue scelte. Se una mia interpretazione del personaggio gli piaceva andavamo avanti, altrimenti semplicemente ne provavamo un'altra. In molti casi un regista al primo o secondo film, soprattutto quando si passa da una produzione piccola a una più grossa come è stato con Lights Out e Annabelle: Creation, può sentirsi insicuro, iniziare a far sentire troppo la sua presenza agli attori. David al contrario è sempre rimasto calmo e sicuro del suo lavoro.
Avete avuto la possibilità di collaborare con James Wan?
No, non è venuto sul set. Immagino si fidasse di David avendo già lavorato con lui. Poi l’universo di Annabelle è già così sedimentato nell’immaginario del pubblico che non c’era bisogno di intervenire ulteriormente. Anche se durante le riprese abbiamo aggiunto molti momenti terrificanti, ci siamo lasciati guidare anche dalle idee che le scenografie e i set ci fornivano.
Qual è stata la scena più divertente da girare?
Perché secondo lei l'horror continua ad avere così tanto successo?