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15 anni dopo, Derek Zoolander e Hansel sono tornati. Dall’11 febbraio in sala con Universal, Zoolander 2 rinnova la fama cult dell’originale e riporta sul grande schermo i due ipermodelli interpretati da Ben Stiller e Owen Wilson, oggi a Roma per il tour promozionale.
Tra cammei illustri, da Justin Bieber a Sting, da Valentino a Anne Wintour, il film ancora diretto da Stiller è stato girato a Roma, a Cinecittà e nel centro storico: “Riportare Hollywood sul Tevere? Per fare film servono soldi, e Roma consente vantaggi economici e offre sgravi fiscali, ma non è ancora il posto più economico per girare. Però – dice Stiller – i tecnici di Cinecittà sono molto bravi, soprattutto i dipartimenti creativi: i teatri di posa di sono da rimodernare, ma le vibrazioni positive ci sono. Spero di fare un altro film in Italia, mi piacerebbe”.
Nel cast ritorna Will Ferrell e, tra le new entry, si segnalano la sensuale Penelope Cruz e Benedict Cumberbatch, ma la scena è ancora tutta per loro, Stiller e Wilson: “Non è stato difficile – dice Owen - trovare il personaggio, con parrucca e costumi. Non sognavo il sequel, eppure, il film originale diventava un cult, quando abbiamo sfilato a Parigi per Valentino ho sentito un’eccitazione grande e diffusa, qualcosa come Star Wars”.
“Nel primo film, non abbiamo avuto la collaborazione del mondo della moda, stavolta abbiamo avuto quali partner Valentino, per scene e costumi, e Anne Wintour”, dice Stiller, sottolineando, d’accordo con Wilson, come Zoolander 2 non denigri il mondo della moda: “Non la vedo in questo modo, c’è sempre stata la volontà di scherzare nella moda, soprattutto chi si prende troppo sul serio: è un film iperrealista”.
Se il personaggio di Tutto (Cumberbatch) non intende offendere la comunità transgender (“Vedano e giudichino”), Zoolander 2 parla di “mono-matrimonio”, quello contratto tra sé e sé: “Ne sono un convinto sostenitore, uno si dovrebbe sposare con se stesso”, dice Stiller, mentre Wilson con un occhio al Family Day osserva: “Ho due figli di cinque e due anni, credo che i genitori debbano dare amore: tutti quelli che possono amare qualcuno e prendersene cura sono qualificati per essere genitori, è ovvio”.
Sul mancato ritorno in cammeo di Donald Trump, Stiller scherza: “Gli avrei dato volentieri un altro ruolo, se solo avesse mollato la corsa per la presidenza”. Infine, sulla corrente moda del selfie “anticipata” da Derek e Hansel con le celebri pose Magnum e Blue Steel, l’attore e regista conclude: “E’ la mia grande eredità: 15 anni fa i telefonini non avevano ancora la fotocamera, ma il narcisismo c’era già”.