PHOTO
“Molto spesso confondiamo quello che proviamo davvero con quello che ci viene detto che dobbiamo provare: avevo bisogno di raccontare l’atmosfera di una piccola città del Nord Italia, l’intimità di una quotidianità che per certi versi facesse riecheggiare quello che accade attualmente nel nostro paese”. Giorgia Cecere presenta il suo secondo lungometraggio da regista, In un posto bellissimo, che Teodora Film distribuirà dal 27 agosto in circa 60 copie.
È la storia di Lucia (Isabella Ragonese), donna semplice dell’astigiano sposata (con Andrea, interpretato da Alessio Boni) e con un figlio in età puberale. Da sempre lasciata al marito la responsabilità di decidere cosa sia giusto fare nelle situazioni, Lucia si dedica al figlio e al suo negozio di fiori in centro, portandosi dentro il ricordo di anni spensierati che non tornano più (e un lutto mai pienamente elaborato). Il percorso verso il cambiamento, per Lucia, inizia quando scopre che il marito la tradisce e, contestualmente, incontra Feysal, un venditore ambulante: le certezze della donna vengono messe in discussione e, con loro, una vita vissuta fino a quel momento solamente in superficie.
Alessio Boni, la regista Giorgia Cecere e Isabella Ragonese - Foto Pietro Coccia“Non è possibile difenderci da tutto ciò che cambia. Il sentiero che ci porta al di là di certe barriere è stretto e affascinante per certi versi”, dice ancora Giorgia Cecere, che dopo Il primo incarico (2010) ha voluto ancora una volta Isabella Ragonese per il ruolo da protagonista: “Questa è stata un’esperienza diversa”, commenta l’attrice, che spiega: “È un film molto coraggioso, controcorrente, lontano dal precedente. Stavolta interpreto un'antieroina, non un personaggio che trascina tutti gli altri. Come spettatori tendiamo a riconoscerci con più piacere in personaggi forti, che arrivano dritti all'obiettivo. La cosa che mi commuove di Lucia è proprio questo modo quasi infantile di vivere le cose, le situazioni. Lucia è un personaggio senza difese. Per interpretarla al meglio ho avuto la fortuna di lavorare con attori professionisti molto bravi, mi sono appoggiata agli altri per svelare le debolezze del personaggio”.
Su tutti, naturalmente, Alessio Boni: “Mi ha colpito molto, già leggendo la sceneggiatura, la volontà di voler esaminare con cura la normalità di un quotidiano in cui non per forza di cose le questioni vengono tirate fuori con chissà quale fervore. La vita di provincia a volte si porta avanti superficialmente: tra questi due personaggi va tutto bene in apparenza, ma quando lei incontra quello che per tutti noi rappresenta il diverso, il pericolo, il disadattato, si spezza la corda”, dice l’attore, che ammette: “Mi sono lasciato completamente andare in questo universo femminile, perché sentivo l'esigenza pura da parte di Giorgia (Cecere, ndr) di ricercare la verità”. Quella che, alla fine, ci potrebbe condurre In un posto bellissimo: “Credo sia il tuo posto nel mondo. Una cosa che arriva a momenti, una sensazione che ci attraversa di tanto in tanto”, dice Isabella Ragonese. Mentre per Alessio Boni è “la condizione interiore a regalarti queste sensazioni: magari lo stesso luogo visto in due momenti differenti non ti dà le stesse emozioni”.