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Arriva nelle sale italiane il 13 settembre, distribuito da Wanted Cinema, il film Il Ragazzo Più bello del Mondo, un racconto intimo che attraverso immagini d’archivio e interviste inedite ripercorre la vita pubblica e privata de l’enfant prodige svedese Björn Andrésen, il ragazzino che appena quindicenne divenne un’icona a livello mondiale dopo aver prestato il suo volto al bellissimo Tadzio nel capolavoro di Luchino Visconti, Morte a Venezia. Il film è stato presentato in anteprima italiana alla 57° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.
Bjorn_and_Visconti_Shooting_Morte_A_Venezia_Copyright_Mario_Tursi_1970A 50 anni dalla prima mondiale del film a Londra, in occasione della quale Visconti definì pubblicamente Andrésen “il più bel ragazzo del mondo”, etichetta che gli si è cucita addosso per tutta la vita, i registi Kristina Lindström e Kristian Petri ripercorrono la storia dell’opera che lo ha condizionato per sempre e per cui Visconti girò l’Europa in lungo e in largo per quattro anni tra Polonia, Ungheria, Finlandia e Svezia, alla ricerca del viso “perfetto” a incarnare il personaggio descritto da Thomas Mann nel suo romanzo La Morte a Venezia, da cui il film è tratto.
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Il ragazzo più bello del mondo è una storia sull'ossessione per la bellezza, sul desiderio e sul sacrificio di un ragazzo la cui vita è stata stravolta per sempre dopo che il regista Luchino Visconti lo proclamò “il più bel ragazzo del mondo” – hanno spiegato i registi Lindström e Petri – Abbiamo lavorato a questo documentario per più di 5 anni, seguendo le tracce di Andrésen tra Parigi, Stoccolma, Budapest, Venezia e Tokyo. Siamo riusciti a rintracciare tutte le persone che hanno conosciuto o lavorato con lui nel corso di questi cinquant’anni. Ma la base di tutto è stata la fiducia, il coraggio e la voglia di Björn di raccontare la sua vita.
Bjorn_Andresen_at_lido_beach_venice_Copyright_MantarayFilm_2021Sinossi: Nel 1970, il regista Luchino Visconti intraprende un lungo viaggio alla ricerca dell’interprete perfetto per il suo ultimo lavoro, tratto dal romanzo di Thomas Mann, Morte a Venezia. A Stoccolma, il cineasta milanese scopre Björn Andrésen, un timido ragazzo 15enne, destinato, ben presto, a diventare una star internazionale. Sarà, per il giovane, l’inizio di una turbolenta adolescenza divisa tra Londra, Cannes, Venezia e perfino il Giappone. A distanza di 50 anni dalla premiere del capolavoro di Visconti, Björn si racconta in un documentario intimo e personale svelando la sua storia fuori dal set.