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Interno giorno. Guglielmo e Luna rientrano nello store Pantalei. Guglielmo: “Ha fatto lo scontrino, sì?”
Luna: «Ma è matto? Costava tanto…»
Quello appena riportato è lo scambio di battute previsto dal copione di Carlo Verdone, Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot) e Menotti che nel corso della mattinata l’attore e regista di Benedetta Follia (nelle sale, distribuito da Filmauro, a gennaio 2018) al ciak 18-1A ha girato assieme alla coprotagonista Ilenia Pastorelli (Lo chiamavano Jeeg Robot). Non siamo in un teatro di posa, ma nel pieno centro storico capitolino, precisamente nello store di abiti ecclesiastici De Ritis.
“Per la prima volta in un mio film porto in scena la Roma del centro storico”, dichiara Verdone annunciando il suo film come “il più femminile” tra quelli della sua carriera. “Avvertivo il bisogno di duettare con un gruppo di attrici. Infatti avrò un cospicuo numero di interpreti femminili al mio fianco in questo film, alcune delle quali sono alla loro prima esperienza su un set. Lavorare con delle donne mi consente di essere spesso più in difficoltà, e questo mi permette di rendere maggiormente sul set”.
Nel suo nuovo film Carlo Verdone è Guglielmo Pantalei, uomo di specchiata virtù e immacolata fede cristiana, proprietario di un negozio di articoli religiosi e alta moda per vescovi e cardinali. Ma improvvisamente, la sua Lidia (Lucrezia Lante della Rovere), devota consorte per 25 anni, decide di mollarlo proprio nel giorno del loro anniversario, stravolgendo il suo mondo e tutte le sue certezze. Nel suo negozio arriva un’imprevedibile candidata commessa: Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza di borgata sfacciatissima e travolgente, volenterosa ma altrettanto incapace. Da quel giorno niente sarà più come prima…
“Luna è una commessa particolarmente inopportuna”, commenta Verdone, spiegando: “Presto il personaggio da me interpretato, Guglielmo, scopre che anche lei è sentimentalmente ferita, e questo fa scattare tra i due un’alleanza che si tramuterà in una grande amicizia. Quello che Guglielmo rappresenta per Luna è una sorta di padre, un uomo che si prenderà cura di lei”.