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Accoglienza piuttosto negativa per Song to Song, il nuovo film di Terrence Malick presentato in antepriam mondiale al South by Southwest di Austin, Texas.
Triangoli amorosi sullo sfondo del festival musicale di Austin, nel cast Ryan Gosling, Michael Fassbender, Rooney Mara, The Hollywood Reporter ha criticato la sua poca inerenza col mondo della musica, nonostante il titolo e le premesse inducano a pensare il contrario. Non bastasse, gli spettatori che sperassero in favolose ambientazioni rimarranno delusi: “La maggior parte delle scene si trova in freddi interni di condomini”.
C’è di peggio: “Mi duole dirlo ma Malick, la cui assenza dal grande schermo era stata tanto compianta, ora dovrebbe prendersi un’altra lunga pausa”. Così si apre la recensione di Variety, che stigmatizza come il regista abbia proposto una “brutta versione” del Sebastian di La La Land. Purtroppo, si legge, Malick rischia così di minare il genio e il mistero di suoi lavori precedenti, oltre a non aver dato luce a grandi attrici come Natalie Portman e Cate Blanchett. Ancora, non è possibile capire la cronologia degli eventi, il film non è lineare e gli attori saltellano da una casa all’altra, disorientando lo spettatore.
Dulcis in fundo, Entertainment Weekly arriva a paragonare Song to Song a una conferenza stampa del presidente Trump: incoerente, sconnessa, ossessionata da minuzie inutili. EW elogia la bravura degli attori, ridicolizzando però le battute che sono costretti a recitare.
Voce fuori dal coro, e dunque positiva, quella del Guardian: “Song to Song racconta la storia di anime affamate che si rimpinzano al buffet sbagliato, e trovano una sorta di soddisfazione nella ritirata. Questa volta saranno feste e spettacoli i teatri di guerra dei personaggi, con battaglie tra amanti e amici. Il film suscita immagini spesso libere dal contesto, ma nulla viene presentato con banalità”. Ciliegina sulla torta, infine, la presenza di Patti Smith in alcune scene.