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Nella schiera partenopea di attori-registi, dopo Troisi, Salemme, Siani, scende in campo anche Sergio Assisi, che ha presentato oggi la sua opera prima dietro la macchina da presa, A Napoli non piove mai, in uscita nelle sale il 1 ottobre.
Nella storia si incontrano e interagiscono Barnaba (Assisi), 40enne alla Peter Pan; Jacopo (Ernesto Lama), vittima della sindrome dell’abbandono; Sonia (Valentina Corti) in preda alla Sindrome di Stendhal. Alla conferenza stampa, Assisi ha precisato che, dopo aver recitato in film per il cinema e molta fiction televisiva, era arrivato il momento in cui bisogna buttarsi e “dirigere il film è stata per me una scommessa, un’occasione per raccontare Napoli e l’Italia cercando di evitare luoghi comuni e lasciandosi andare al piacere della citazione, del ricordo, della suggestione narrativa affidata alla mutevolezza del caso. Mettere in piedi un film è oggi un’operazione soprattutto commerciale. Io ascoltavo le richieste dei produttori, poi dicevo che avrei utilizzato anche attori di estrazione teatrale e mi guardavano con diffidenza. La verità è che ho girato la storia, cercando di farle assumere un’impronta vecchio stile, come un vintage in versione moderna”.
Valentina Corti è Sonia, la ragazza che arriva da Milano per lavorare al restauro di una chiesa e trova in Barnaba un insperato complice. “Sonia – dice l’attrice – è una ragazza dal carattere solare, che rinuncia ad un lavoro sicuro per dare spazio ai propri sogni che insegue con tenacia, e molta ingenuità. Spesso, mentre facevo la prova dei vari costumi, mi sono sentita molto vicina al personaggio di Amelie, una ragazza piena di immaginazione e di speranze”.
“Ho provato – aggiunge Assisi – a restituire l’immagine di una Napoli inedita, una città che vive ad onde, sempre stretta tra modernità e passato. In questa direzione vanno gli omaggi cinematografici che punteggiano molte sequenze, da De Sica a Totò. E’ un film che conserva parecchi segreti da svelare a poco a poco, fatto con qualche rischio produttivo, ma del resto nei periodi di crisi bisogna spingere e dare vita alle idee”.
Nel cast, accanto ai due protagonisti, è coinvolto un bel numero di caratteristi della scuola napoletana, tra i quali Ernesto Lama, Nunzia Schiano, Giuseppe Cantore, Lucio Caizzi. Distribuito da Mediterranea Productions, il film esce in 40 copie, almeno la metà tra Napoli e dintorni.