“Racconto una persona comune, di quelle che non hanno voce”. Così Vincenzo Salemme alla presentazione di Con tutto il cuore, commedia tratta dalla sua omonima opera teatrale, da lui scritta, diretta e interpretata.

Nel film veste i panni di Ottavio Camaldoli, un napoletano, un professore di latino e greco, onesto e galantuomo, in poche parole una brava persona, da molti invece considerato “un fesso”. Il trapianto del cuore di un altro, ovvero quello di “O Barbiere”, delinquente figlio della spietata donna Carmela (Cristina Donadio), farà cambiare la sua personalità da indifeso e vittima di soprusi quotidiani a tremendo malfattore?

“Mi affascinava il tema del trapianto- racconta Salemme-. È come se il patrimonio genetico di una persona si trasferisse nel corpo di qualcun altro. Il mio personaggio rappresenta tutte le persone comuni, la maggioranza silenziosa. Quelli che lo scrittore Emanuele Trevi chiama gli inermi. Quelli che hanno lo stipendio e rispettano le leggi e non hanno più voce”.

Tra tutti, nel cast anche Serena Autieri, Maurizio Casagrande e Antonio Guerriero, sicuramente Ottavio è il personaggio “meno napoletano” di tutti. “La napoletanità è qualcosa di molto complicato- dice Salemme-. Non è semplicemente fatta dall’attore comico napoletano, ma è una vasta quantità di cose: pizze, tazzine di caffè, la scaramanzia, San Gennaro, la mamma e così via. Sono tutti cliché. Se sei napoletano sembra che non possa non piacerti la pizza”.  E Casagrande aggiunge: “Napoli spesso e volentieri fa rima con ignorante. Questo è un luogo comune perché invece dietro Napoli c’è una grande cultura”.

Serena Autieri e Salemme in una scena del film
Serena Autieri e Salemme in una scena del film
Serena Autieri e Salemme in una scena del film
Serena Autieri e Salemme in una scena del film

Nel film si gioca spesso con Gomorra, grazie anche alla presenza di Cristina Donadio, attrice napoletana divenuta celebre proprio grazie al suo ruolo di Scianel interpretato nella famosa serie tv. “La serie tv ha uno stile che la rende uno stereotipo positivo, un po’ come Gotham City. Sembra più un film d’azione, non è documentaristica e Napoli pare quasi che non esista. Anche il modo di parlare e di muoversi dei personaggi è complessivamente una maschera”, commenta Salemme. Non è la prima volta che il regista napoletano porta al cinema un suo lavoro teatrale. E sulla differenza tra cinema e teatro (di questa commedia ha interrotto le repliche teatrali il 4 marzo del 2020) dice: “Il teatro non dà le possibilità che ti offre il cinema dal punto di vista narrativo. A teatro mettevo solo in scena lui che usciva dall’ospedale e che ritrovava tutti a casa sua”.

Prodotto da Medusa e Chi è di scena, Con tutto il cuore uscirà il 7 ottobre distribuito in più di 300 copie da Medusa. “Nelle ultime settimane ci sono dei segnali positivi, di ripresa nelle sale cinematografiche”, commenta Giampaolo Letta, ad di Medusa. E poi conclude con un auspicio: “Credo che un grande impulso possa venire dall’aumento della capienza delle sale che oggi è al 50%. Faccio appello al governo sperando che presto si arrivi al 100%. Non vedo alcuna differenza con i treni e gli aerei. Nei cinema si entra con il green pass e con la mascherina e sono luoghi davvero sicuri. In più al teatro e al cinema non si parla. Sarebbe un segnale importante anche dal punto di vista psicologico. In Francia dove non c’è questo divieto il mercato perde il 10% lontano da quel 40% che accade in Italia”.