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Il numero di settembre della Rivista del Cinematografo propone in esclusiva un lungo articolo di Roberto Minervini, il regista italiano in concorso nella sezione principale della 75.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo film What You Gonna Do When The World's On Fire?
Minervini, che vive negli Stati Uniti, racconta la sconfitta del popolo americano: quella del ritorno del razzismo, dell’odio dei bianchi verso i neri.
Ecco i numeri: “Gli afroamericani ammontano a 40 milioni (pari al 12% della popolazione USA), dei quali 10 milioni vive ben al di sotto della soglia di povertà, 4 milioni sono ufficialmente disoccupati e 1 milione marcisce in carcere. Il numero 39 si riferisce invece ad uno dei fenomeni politici e sociologici più discussi dell’America post-Jim Crow: i crimini delle forze dell’ordine nei confronti dei neri”, dice il regista. E nel 2018 i neri giustiziati dalla polizia sono già 69.
L’escalation di violenza è iniziata due anni fa, nel luglio 2016, con le uccisioni a sangue freddo per mano delle forze dell’ordine di persone di colore disarmate, come Sterling e Castile. Le rivolte contro la polizia per vendicare le vittime hanno riempito le pagine di cronaca: “Per quanto mi riguarda, i ricordi di tale periodo sono legati non solo agli efferati scontri tra neri e polizia, ma anche e soprattutto alla ricomparsa in pompa magna di un sentimento popolare che pareva essersi estinto: la “paura dell’Uomo Nero”, racconta Minervini. Il problema ha origini storiche mai sopite nel tempo, come dimostrano le statistiche, in base alle quali il 32% degli omicidi perpetrati dalla polizia negli States sono ai danni degli afroamericani.