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Festiwal Polskich Filmow Fabularnych, ovvero il Film Festival Polacco, promuove il cinema nazionale su larga scala.
E’ la principale manifestazione cinematografica del Paese, si tiene dal 1974, e dal 18 al 23 settembre è in corso a Gdynia sul Mar Baltico la 42esima edizione. I titoli presentati nel Concorso principale, siano essi anteprime, opere prime o film già premiati ai festival internazionali, concorrono per i Leoni d’Oro e d’Argento, mentre tra le sezioni non competitive spiccano “Pure Classics”, dedicati ai restauri digitali, “Pre-War Cinema Treasures” e “Polonica”, ovvero produzioni straniere con la partecipazione di cineasti polacchi.
A Gdynia ogni anno si radunano tra filmaker, attori, produttori, giornalisti e addetti ai lavori circa duemila persone, con 45mila spettatori, di cui molti studenti.
L’edizione in corso, diretta da Leszek Kopec, è stata aperta da Loving Vincent di Dorota Kobiela e Hugh Welchman, il primo lungometraggio interamente dipinto su tela, realizzato elaborando circa novanta quadri, da Caffè di notte a Notte stellata, del celeberrimo pittore olandese.
Coproduzione anglo-polacca, Loving Vincent sarà nelle sale italiane per tre giorni il 16, 17 e 18 ottobre prossimi, a Gdynia concorre per il Leone d’Oro con, tra gli altri, la commedia corale Panic Attack di Pawel Maslona; la fantascienza distopica The Man with the Magic Box di Bodo Kox; l’opera prima, un dramma formato famiglia, di Piotr Domalewski, Silent Night; l’Orso d’Argento 2017 di Agnieszka Holland, Spoor, tratto dal romanzo di Olga Tokarczuk; The Art of Loving. The Story of Michalina Wislocka, un biopic à la Kinsey diretto dalla cantante e regista Maria Sadowska e dedicato alla sessuologa che ha rivoluzionato, con il saggio The Art of Loving, la vita sessuale dei polacchi, abbattendo luoghi comuni e diffusa ignoranza.