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“Volevamo girare qualcosa di diverso, una black comedy, un genere che nel nostro Paese non è così diffuso. L’obiettivo è divertire, far innamorare lo spettatore. Quando si fa cinema bisogna pensare al pubblico, raccontare una storia che intrattenga, lasciando fuori l’incertezza e il caos della nostra società”. Così Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi presentano Metti la nonna in freezer, nelle sale italiane da giovedì 15 marzo, distribuito da 01 Distribution.
Claudia (Miriam Leone) è una giovane restauratrice che vive grazie alla pensione della nonna, in attesa che lo Stato la paghi per il suo lavoro. Un giorno, all’improvviso, l’anziana signora muore, e lei si trova senza soldi. Per non finire in mezzo alla strada, escogita una truffa con l’aiuto di due sue amiche (Lucia Ocone e Marina Rocco). Invece di denunciarne il decesso, la congela, per continuare a incassare. La situazione precipita quando un incorruttibile e maldestro maresciallo della Guardia di Finanza (Fabio De Luigi) si innamora di lei.
Fabio Bonifacci è l’autore della sceneggiatura. “L’idea è di Nicola Giuliano. All’inizio non pensavo che una nonna surgelata potesse sostenere un film intero, ma poi mi sono convinto. C’è un’inversione dei ruoli: di solito è la nonna a tirare fuori le prelibatezze dal congelatore, non è lei a finirci dentro. Per quanto riguarda i protagonisti, la disonestà è un virus, che infetta gli onesti, anche se nessuno in questa vicenda è davvero cattivo”.
Miriam Leone è Claudia: “Ci siamo divertite moltissimo. Amo la commedia. E avevo bisogno di un ruolo più leggero dopo le mie ultime interpretazioni drammatiche”. Poi interviene Fabio De Luigi: “Uno dei pregi di questo film è aver avuto un cast al femminile di talento, che regala davvero tante risate”.
Barbara Bouchet presta il volto alla mitica nonnina. “Era da tanto tempo che inseguivo un ruolo di questo tipo. Volevo togliermi di dosso l’immagine di icona del sesso che avevo quando ero giovane. Adesso ho un’altra età. Per preparami mi sono anche fatta ricoverare una settimana in ospedale. Così sarei stata una morta più convincente”.
Nicola Giuliano, che ha firmato il soggetto con Fabio Bonifacci, ci racconta la nascita di Metti la nonna in freezer: “L’idea mi è venuta leggendo il giornale, come anche quella di Benvenuto presidente. In un paesino del cuneese, una famiglia aveva congelato il nonno per continuare a prendere la pensione. Ho voluto subito farla diventare una commedia, per non smettere di ridere, anche in questi tempi difficili”.