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Joseph Fiennes non poteva immaginare che lo step successivo a un film sulla resurrezione di Cristo fosse il Vaticano, dove stamattina lui e Maria Botto hanno incontrato Papa Francesco: "Un momento magico, di cui farò grande tesoro - racconta l'attore alla stampa romana -. Sono nato cattolico, sono stato battezzato, poi mi sono allontanato. Ma dopo aver incontrato Papa Francesco stamattina, beh, ci penserò su".
Se hanno parlato del film? "No, di certo". Per quello magari ci sarà tempo: Risorto uscirà il 17 marzo (con Warner), a pochi giorni dalla Pasqua.
Scritto e diretto Da Kevin Reynolds - in collaborazione con Patrick Aiello, almeno allo script - è la storia dei giorni che seguirono la crocifissione di Gesù Cristo, visti attraverso gli occhi di un tribuno militare romano, Clavio (interpretato appunto da Joseph Fiennes), incaricato da Ponzio Pilato di far luce sulla sparizione del corpo del Messia dal Sepolcro. "Entrare in questa storia - racconta Fiennes - è stato come entrare in una chiesa. Che si creda oppure no, quelle mura, quel profumo d'incenso, quelle vite di migliaia di credenti che sono passate lì dentro, incutono un rispetto sacro. E' una cosa che abbiamo sentito tutti quanti sul set, dal cast alla troupe".
Joseph Fiennes, che ha interpretato in passato un'altra figura cardine della cristianità come Martin Lutero, ammette di avere "una forte attrazione verso i personaggi storici, in particolare per quelli che hanno fatto della propria integrità una ragione di vita, che sono stati capaci di evolversi e di farci evolvere come genere umano, in grado di controllare le tempeste più di quanto non sia capace io. Questa mia attrazione verso queste biografie è una forma di fede". Per quella con la f maiuscola invece il cammino è appena ricominciato: "Risorto è stato un viaggio spirituale intenso, che mi ha fatto comprendere meglio il significato di redenzione. C'è sempre una seconda occasione".
Nel futuro un altro ruolo impegnativo: "Farò Michael Jackson, in fuga con Marlon Brando e Liz Taylor da New York dopo l'11 settembre. E' una sceneggiatura commissionata da Sky Arts, una roba esilarante, satirica, sulla pazzia cui può arrivare la gente dello spettacolo. Si tratta di uno sketch dalla durata di 25 minuti".
La partner di set e di conferenza stampa è Maria Botto, che nel film interpreta Maria Maddalena, "un personaggio che mi ha affascinato sin dall'infanzia. Ho letto molti libri su di lei. E una donna volitiva, che si sacrifica per quello in cui crede. La capisco. Sono argentina e io e la mia famiglia abbiamo dovuto scappare dal paese quando mio padre venne sequestrato dalla giunta militare".