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“Tiramisù è il cuore del film, indica il momento in cui Antonio vuole cominciare la scalata verso il successo. Non volevo fare un storia di denuncia, e anzi racconto solo una parte della società, quella che diventa più debole e si può corrompere. C’è però una parte sana che racconta il bene (il medico buono, Pippo Franco) e che resta nell’incertezza delle scelte da compiere”. Così Fabio De Luigi ha presentato oggi in conferenza stampa Tiramisù, il suo primo film come regista, che uscirà il 25 febbraio prossimo per Medusa in circa 400 copie.
Oltre ad averlo diretto, De Luigi è autore di soggetto e di sceneggiatura, e protagonista principale nel ruolo di Antonio, un rappresentante di prodotti medicinali che all’inizio si barcamena per ottenere incarichi giusti, e poi, grazie ad intrallazzi vari, ottiene insperati successi e incarichi prestigiosi. “Il primo giorno di riperse – dice De Luigi - mi sono detto ‘chi me lo ha fatto fare, anche perché non avevo niente di personale ad raccontare né avevo una storia nel cassetto. Invece fare un’esperienza da regista vuol dire scrivere una storia originale. La cosa che mi auguro è di avere una seconda occasione da affrontare con maggiore consapevolezza”.
Presenti alla conferenza stampa anche gli altri interpreti. Vittoria Puccini è Aurora, moglie di Antonio “una donna innamorata che lo aiuta molto ad emergere per poi prendere le distanze da lui quando si accorge che perde autenticità e scade nell’artificioso. Sono contenta –aggiunge- di aver lavorato in questa commedia perché mi piace questo genere che mi da la possibilità di far ridere in modo semplice e pulito”. Giulia Bevilacqua è Stefania, la donna che circuisce Antonio e lo convince a farlo sentire più disponibile verso le decisioni da prendere.
Tra i personaggi principali ci sono poi Angelo Duro, che è Franco, e Alberto Farina, che è Marco. Qui si ricorda che Angelo e De Luigi funzionano egregiamente su YouTube, con una scioltezza che ha permesso loro di acquisire esperienza e dinamicità espressiva. “Nel vasto repertorio della commedia italiana – conclude De Luigi – non mi sono preso modelli né assunto ispirazione da altri. A me e a chi lavora con me cerco sempre di dire: cercate di avere una vena comunicativa e di essere il più versatili possibili nel ruolo che dovete ricoprire”._