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“Nello e Rufetto sono criminali vecchio stile, di cui volevamo raccontare la quotidianità” spiega Giorgio Tirabassi, che con Il grande salto un salto lo fa davvero, da attore a regista, senza però abbandonare il ruolo di protagonista, ricoperto insieme all’amico e collega dai tempi di Distretto di Polizia, Ricky Memphis.
“È stato facile formare questo cast di amici e attori di grande calibro” prosegue, ricordando sia Roberta Mattei, Gianfelice Imparato, Paola Tiziana Cruciani, nei ruoli dei comprimari, e i camei di Valerio Mastandrea e Marco Giallini.
“L’idea nasce da una serie di racconti che interpretavo a teatro, su questo duo sgangherato” afferma l’attore e regista, nonché co-sceneggiatore del film. “Abbiamo reso il tono più realistici e meno surreale, anche se si fa riferimento a interventi del destino”. E continua: “Ho sempre pensato a Ricky per questa parte, tanto che provai a coinvolgerlo già a teatro… Con poco successo!”
Al cinema, invece, c’è stata subito grande intesa tra i due e, è il caso di dirlo, tanta complicità.
“Da tanto volevo tornare a lavorare con Giorgio” replica Ricky Memphis, “Il fatto che poi il film fosse scritto e diretto da lui era una garanzia in più, sapevo che sarebbe stata una bella esperienza.”
Il grande salto nasce come film low-budget, prodotto da Sunshine Production, ma incontra il favore di Medusa per la distribuzione. “Bisogna dare atto al coraggio di Giorgio per questo progetto” dichiara Giampaolo Letta, amministratore delegato, “Ci ha convinto e siamo contenti di poterlo distribuire, dal 13 giugno. Ci crediamo: è una bella pagina del cinema italiano, diverso, che ci piace.”
E dell’esordio di Tirabassi come regista, cosa ne pensa Ricky Memphis? “È una persona preparata sul teatro e sul cinema, sa fare tutto. Si è sempre interessato del dietro le quinte, anche a livello tecnico. Era come il calciatore che sai che diventerà allenatore, quindi il suo valore non è stata una sorpresa.”