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"Il Contagio ha avuto inizio ben 9 anni fa, quando Nuccio Siano mi propose di prender parte alla trasposizione teatrale del romanzo di Siti", spiega Maurizio Tesei, uno dei protagonisti del film diretto da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, presentato alle Giornate degli Autori durante la recente Mostra di Venezia, e che vede nel cast Vincenzo Salemme, Vinicio Marchioni e Anna Foglietta.
Nel Contagio, prodotto da Kimerafilm, RaiCinema, Gekon Production, in sala dal 28 settembre distribuito da Notorious Pictures, Tesei interpreta Mauro: "Inizialmente non mi sono reso conto del peso specifico del personaggio, che ha una grande voglia di emergere, di uscire dal mondo in cui è nato e cresciuto. Ho comunque sentito subito mio quel personaggio e da lì, assieme a Siano, abbiamo lavorato sull'adattamento teatrale. Inizialmente lo spettacolo durava 3 ore e 15 minuti, poi ridotto drasticamente a 2. E proprio ad una prima versione dello spettacolo ha assistito Simone Isola (Kimerafilm), uno dei produttori del film".
In una palazzina della periferia romana si agitano le vite di Marcello e Chiara, di Mauro e Simona, di Valeria e Attilio, di Flaminia e Bruno e del boss di quartiere Carmine. Un intreccio che vede mescolarsi amore e sesso a pagamento, crimine e speranza, tragico e comico, formando un mosaico variegato in cui la periferia è un mostruoso gigante arenato ai margini di una grande città. Ma nel film c'è anche la Roma del centro storico, elegante e crudele, dove ha sede una cooperativa sociale che lucra sui fondi pubblici erogati a centri di accoglienza per profughi e case famiglia per bambini orfani; vicende che rievocano i fatti venuti poi all'attenzione della cronaca con il caso di Mafia Capitale. Due mondi, quello delle borgate e quello del centro di Roma che, nonostante sembrino apparentemente inconciliabili, non sono altro che due facce della stessa medaglia.
In merito alla trasposizione filmica, Tesei dichiara: "Il film si attiene al libro per quanto riguarda i due filoni principali raccontati, ossia la storia d'amore tra Marcello e il professore da un lato e la scalata di Mauro verso l'alta società dall'altro".
Il contagioMa le divergenze rispetto al romanzo di Siti non mancano e, come Tesei spiega: "È giusto che le differenze ci siano. Ritengo impossibile, come poi anche lo stesso Siti ha più volte dichiarato, rendere un suo libro un film".
L'attore, presente a Venezia in occasione della presentazione in anteprima del film, aggiunge: "È un film che ha destato molta curiosità e ha separato critica e pubblico. Ciò che ci tengo a precisare è che Il contagio mira a raccontare l'amore nel suo senso più ampio, cercando di toccare le anime. Dal libro eredita l'importanza dei personaggi femminili, che rimarranno sempre il vero sesso forte. Il pubblico ha bisogno di riflettere e i due registi con il loro stile aiutano il pubblico in questa riflessione".