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“Ho 32 anni e sono figlio dei film nei quali sono cresciuto tra fine anni Ottanta e primi anni Novanta. Se oggi il pubblico giovanile dimostra grande gradimento per il fantasy, è perché, partendo dalla realtà, vuole vedere cose che succedono da altre parti, magari in altri mondi o pianeti. Per paradosso vogliono vivere la realtà del sogno, che sia in una città, in una località, magari in un bosco”. Così Stefano Ludovichi ha presentato oggi a Roma In fondo al bosco, il suo secondo lungometraggio dopo Aquadro, esordio nel 2013. Tutta girata in Trentino, tra Val di Fassa, Alba di Canazei, Pera e scorci di Trento, la storia ruoto intorno a Tommy, bambino di nove anni che scompare durante le movimentate fasi della tradizionale festa dei Krampus. Cinque anni dopo viene ritrovato senza tuttavia il conforto di qualche plausibile spiegazione. Le didascalie finali testimoniano l’alto numero di bambini che ogni anno scompaiono in Europa. “Ma nel copione – precisa Ludovichi - non ci sono riferimenti di cronaca espliciti. Anche in questa occasione si tratta di un pretesto per dare via all’azione, sulla quale ho lavorato per differenziare linguaggio e stile: sono stato molto attento alla scelta di portare in primo piano la maschera, che nasconde la verità e che attraversa tutto il plot fino allo svelamento finale, anche quello offerto come verità ma non è tale”.
Presenti alla conferenza stampa i due interpreti principali. Filippo Nigro è Manuel, il padre di Tommy: “Il personaggio mi ha affascinato per la sua ricerca di sopravvivenza davanti ad una grave perdita. Ho espresso rabbia, angoscia, sensi di colpa in un incrocio tra thriller e giallo. E’ il ritratto di un uomo che ha tutti contro, è debole e insieme capace di reazioni violente”. Camilla Filippi è Linda, mamma di Tommy: “Le sfumature caratteriali di Linda sono in parte volute in parte no. Ho cercato di mettere nel personaggio empatia e pietà, che Linda mi suscitava con il suo dolore. Ho aderito alla necessità di annullare la mia femminilità per risultare dimessa e trascurata. Si tratta di un’esperienza importante perché Linda è un ruolo forte di donna fuori dal consueto”.
“Mi affascina - conclude il regista - tutto ciò che riguarda lo scontro tra uomo e natura. Ho visto e amato i film di Hitchcock, i mistery di Polanski, i thriller esistenziali di Von Trier, e naturalmente il bosco di E.T. da cui sono partito”. Prodotto da Sky Cinema HD in collaborazione con One More Pictures (Manuela Cacciamani) e in sala con Notorius, In fondo al bosco esce il prossimo 19 novembre in 80 copie.