PHOTO
IL FUTURO DEL CINEMA NON E' NEL PASSATO, e proprio su questa affermazione, dalla quale prende il titolo, si è aperto il decimo Convegno di Studi Cinematografici di Microcinema organizzato alla 73.Mostra Internazionale del Cinema - Biennale di Venezia, con il patrocinio del MiBACT - Direzione Generale per il Cinema, Venice Production Bridge Industry Office e ANICA, e con il supporto della Fondazione Ente dello Spettacolo.
A rappresentare "il futuro del cinema" uno dei nuovi outsider italiani: Gabriele Mainetti, regista dell'acclamatissimo Lo chiamavano Jeeg Robot. L'incontro, a cura di Cesare Fragnelli e moderato da Silvana Molino, si è rivelato un importante scambio di opinioni sull'attuale situazione e le prospettive future del cinema italiano.
Non solo. Nel corso del Convegno è stato presentato il nono volume della collana "I quaderni di Microcinema" I MIGLIORI ANNI. "La nona edizione, come da titolo, è dedicata al momento storico di ricostruzione, di boom economico e di ripresa del nostro Paese ponendo un costante parallelismo tra storia e cinema", ha dichiarato Roberto Bassano (Amministratore Delegato Microcinema), aggiungendo: "con questo volume miriamo ad evidenziare che gli anni d'oro per il cinema devono ancora arrivare. E' necessario al momento capire e conoscere il presente, non guardare al passato, per sapersi poi muovere in futuro"
A seguire, è intervenuto Gabriele Mainetti: "Il mio è stato un esperimento nel quale nessuno ha creduto in principio. Ho portato avanti il progetto Jeeg Robot da solo, con le mie forze e l'aiuto dei miei collaboratori", ha dichiarato il giovane regista, che ha aggiunto: "si trattava di qualcosa di diverso, che però spaventava i produttori".
In concomitanza con gli importanti meeting riguardanti l'accordo di co-produzione tra Italia e Cina che si stanno svolgendo in questi giorni a Venezia, il convegno ha fatto riferimento proprio all'Oriente e al continuo sviluppo dell'industria cinematografica cinese. In merito al ruolo dello Stato è intervenuto Nicola Borrelli (Direttore Generale Cinema MiBACT) che, oltre a presentare un quadro completo, obiettivo e dettagliato dell'industria cinematografica italiana ha aggiunto che è molto importante puntare sulla diversità dei progetti, offrendo un più ampio respiro al nostro cinema e questo grazie anche alle co-produzioni. Tra i relatori anche Luigi Lonigro (01 Distribution/Rai Cinema), Maria Francesca Lossa (Infinity) e Andrea Occhipinti (Lucky Red, Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani).