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Che cosa succede se un potentissimo boss mafioso in fin di vita vuol passare il comando a un figlio che non ha mai riconosciuto? Ma, soprattutto, cosa succede se quel figlio è un innocuo e ingenuo trentacinquenne vissuto in un paesino facendo il chierichetto?
È Quel bravo ragazzo di Enrico Lando, primo film da protagonista per Luigi Luciano (in arte Herbert Ballerina), in sala dal 17 novembre in circa 300 sale distribuito da Medusa. Nato da un soggetto inviato da uno sconosciuto autore (Ciro Zecca) alla produzione, il film è una commedia che mira ad argomentare il drammatico e triste tema della mafia giocando con la creazione di personaggi bizzarri e la stesura di un plot intriso di sketch, strane coincidenze e leggerezza.
“Abbiamo ripreso un po’ il Johnny Stecchino di Benigni per il personaggio interpretato da Ballerina”, spiega Enrico Lando. “Ciò che interessava trattare era una storia incentrata su un personaggio che muove i suoi passi in un ambiente molto più grande di lui”, aggiunge Herbert Ballerina, storica spalla di Maccio Capatonda.
Nel cast anche il celebre caratterista Tony Sperandeo, qui nel ruolo di un killer, affiancato da Enrico Lo Verso, Ninni Bruschetta, Daniela Virgilio e Maccio Capatonda.
“Ho trovato bellissimo poter ridere in modo intelligente della mafia”, ha commentato Lo Verso: “E’ un modo giusto e bello di combattere la malavita. Inoltre, il mio ruolo di killer vegetariano l’ho trovato estremamente divertente”.
“Ciò che più trovo interessante è l’ingenuità del personaggio interpretato da Ballerina”, ha dichiarato Daniela Virgilio definendo “un’interessante sfumatura” il lato comico e candido del protagonista.
“Non nego che mi sarebbe piaciuto poter dare più spazio alla comicità attraverso il mio personaggio”, dice Tony Sperandeo, che aggiunge: “Ma non potevo spingermi oltre in quanto di comico ce n’era già uno, il protagonista”.