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Dall'11 maggio in sala, il celebre Manhattan di Woody Allen è il nuovo titolo presentato dalla Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione dei classici restaurati.
New York: una città che nella storia del cinema ha sempre giocato un ruolo da protagonista. Eppure nessuno l’ha raccontata come Woody Allen, uno che “adorava New York, la idolatrava smisuratamente”, come recita l’incipit di Manhattan: “New York era la sua città e lo sarebbe sempre stata”.
Diretto nel 1979, Manhattan intreccia le vicende dello stesso Woody Allen, nei panni dell’autore televisivo Isaac Davis, a quelle di un vortice di personaggi femminili, interpretati da Diane Keaton, Maryl Streep e una giovanissima Mariel Hemingway, nipote di Ernest Hemingway. Film di culto – tra i tanti firmati da Woody Allen –, Manhattan raccoglie, attorno a un fascino visivo struggente, alcuni episodi memorabili del suo cinema, a partire da quell’elenco, dettato al registratore, delle cose per cui valga la pena vivere: una girandola di suggestioni che, da Mozart a Louis Armstrong, da Flaubert a Groucho Marx, compongono l’universo Allen.
Momento chiave nel percorso artistico di Woody Allen, dopo i 4 Oscar per Io e Annie (1977) e la virata drammatica di Interiors (1978), Manhattan sposta il registro comico degli esordi verso una ricerca formale che ha trovato la sua splendida manifestazione in un bianco e nero indimenticabile e nella scelta del formato panoramico: ragione in più per godere di Manhattan sul grande schermo.