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L’immobile che oggi ospita il Cinema Trevi è di proprietà della società Cremonini spa, la quale - previa la completa ristrutturazione e la fornitura degli arredi e degli apparati tecnologici di proiezione, realizzate a propria cura e spese - l’ha concessa in comodato d’uso gratuito al Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) nel 2003. Per circa un decennio la stessa soc. Cremonini ha integralmente sostenuto anche le spese per il personale addetto.
Per anni il Cinema Trevi ha rappresentato un presidio culturale particolarmente significativo per l’attività della Cineteca Nazionale (CN), contribuendo alla promozione e alla valorizzazione del proprio archivio filmico con una qualificata programmazione d’essai. Nel corso degli ultimi anni si sono però palesati alcuni punti di criticità nella gestione della sala riconducibili, sostanzialmente, alla esiguità della capienza (98 posti), specie in occasione di eventi di particolare rilievo, e alla non felicissima ubicazione logistica in zona Fontana di Trevi, priva di parcheggi e penalizzata per il raggiungimento con i mezzi pubblici.
In considerazione di questi aspetti e della circostanza che, ormai da tempo, la soc. Cremonini ha avvertito della necessità di dover eseguire non più rinviabili interventi di manutenzione strutturale dell’immobile - da realizzarsi nel periodo marzo-maggio 2019 - il CSC ha ritenuto opportuno e necessario procedere alla ricerca di una nuova sala cinema. Pertanto è stato concluso, a fine 2017, un accordo con la Biblioteca Nazionale di Roma, in viale Castro Pretorio, finalizzato alla condivisione dell’utilizzo della loro sala convegni - già oggetto di lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico - anche come sala cinematografica. A tale proposito l’accordo prevede che il CSC si faccia carico degli oneri finanziari occorrenti all’acquisto delle specifiche dotazioni richieste (proiettore, schermo, impianto audio) a fronte della concessione per non meno di 100 giornate annue indirizzate alla programmazione dei film della CN. La felice ubicazione della struttura - a ridosso dell’Università La Sapienza, dotata di parcheggio interno e limitrofa alla Stazione Termini e alla linea metropolitana B - nonché la natura pubblica dell’ente proprietario, peraltro vigilato dallo stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali, delineano le motivazioni preminenti che hanno indotto il CSC ad optare per questa soluzione.
I lavori di adeguamento e messa a norma della sala cinematografica sono stati già appaltati dalla Biblioteca Nazionale ed il loro completamento è previsto a ridosso dell’estate. E dunque la Cineteca Nazionale potrà avviare la propria programmazione nella nuova sede con la ripresa delle attività autunnali.
Nel frattempo, pur di non interromperla nel periodo marzo-giugno (durante i mesi estivi le attività di proiezione sono comunque sospese) la Cineteca Nazionale sta vagliando alcune proposte per trasferire temporaneamente le proprie attività in altro spazio. Ovviamente ci si orienterà verso quelle ormai pochissime strutture che dispongono di proiettore per pellicola 35mm, indispensabile per i film della Cineteca. La soluzione che sembra più confacente alle esigenze, e per la quale sono già in corso contatti con la proprietà, riguarda il Cinema Reale a Trastevere. Si auspica che nei prossimi giorni si possa pervenire all’accordo contrattuale, a condizioni di particolare favore, in modo da assicurare la programmazione della Cineteca Nazionale senza soluzione di continuità fino alla effettiva disponibilità della sala della Biblioteca Nazionale.