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ll Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI manifesta viva preoccupazione per la nuova organizzazione delle proiezioni stampa al Festival di Cannes 2018 e si unisce alle perplessità espresse dalla Fipresci e dai colleghi francesi del Syndicat Français de la Critique de Cinéma.
A quanto abbiamo appreso dagli organi di stampa, le anticipate rivolte esclusivamente a giornalisti e critici accreditati saranno sostituite quest’anno, per la prima volta, da proiezioni in contemporanea o addirittura spostate al mattino successivo. Nell’attuale sistema dell’informazione caratterizzato da esigenze di tempestività e rapidità, questa misura rischia di penalizzare proprio i critici cinematografici, cioè coloro che hanno più degli altri bisogno di riflettere sull’oggetto della loro scrittura e approfondire il proprio punto di vista con ponderazione e competenza. Comprendiamo naturalmente l’esigenza del Festival di tutelare le anteprime mondiali e le delegazioni dei film, mettendole al riparo da giudizi frettolosi e considerazioni intempestive, magari negative, espressi sui social network, prima ancora della soirée di gala, ma riteniamo che a questo si possa ovviare con una clausola di riservatezza e un embargo preventivo a cui i critici cinematografici italiani, come associazione di categoria, sarebbero ben lieti di aderire.
Peraltro, lo stesso sistema degli accrediti, con l’organizzazione piramidale dei badge, sta penalizzando da qualche anno, anche con l’esplosione esponenziale del numero degli accreditati, la possibilità per molti critici di testate “minori” o comunque non “privilegiate” di poter scrivere sui film, restando purtroppo fuori dalla sala pur dopo una lunga e paziente attesa. Questo può talvolta rendere la partecipazione al Festival più importante del mondo frustrante e addirittura penalizzante. E la misura appena varata sembra, almeno sulla carta, aggravare questa situazione.