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“Il conflitto tra Nord e Sud è una costante del cinema italiano dagli anni Cinquanta ad oggi. Si può dire che faccia proprio parte della struttura tradizionale della commedia italiana. Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di giocare con i luoghi comuni, che sono più radicati nei genitori mentre i figli vedono un mondo diverso e non esitano a prenderci in giro”. Così Massimo Boldi presenta Matrimonio al Sud, film diretto da Paolo Costella di cui è protagonista, in sala dal 12 novembre con Medusa in 400 copie.
La storia prende il via quando Lorenzo Colombo, industriale milanese, e Pasquale Caprioli, pizzaiolo napoletano, vengono a sapere che Teo, figlio del primo, e Sofia, figlia del secondo, entrambi laureatisi a Trento, hanno intenzione di sposarsi. E il matrimonio si farà nel piccolo paese di lei. Intorno a Boldi si muove un nutrito cast composto da nomi che spesso affiancano il comico lombardo nelle sue disavventure comiche. Ci sono Biagio Izzo (Pasquale), Enzo Salvi (Lello), Paolo Conticini (Gegè), Ugo Conti (Busacca). Di fronte un gruppo di interpreti femminili aggressive e convincenti, Debora Villa, Barbara Tabita, Fatima Trotta, Loredana De Nardis. “E’ un film diverso dai soliti prodotti natalizi – dice Biagio Izzo – poggia su una bella storia, e sono sicuro che il nostro divertimento nel lavorarci arriva al pubblico e lo coinvolge”.
Da regista, Paolo Costella precisa: “E’ stato più difficile mettere insieme attori che venivano da mondi diversi, trovare l’amalgama giusto e creare la opportuna sintonia. Il film esce ora perché Boldi da qualche tempo ha individuato novembre come un periodo meno ingolfato da tante uscite e ora prosegue anche per scaramanzia. Devo precisare che la troupe è arrivata in Puglia senza avere un luogo già fissato per le riprese, e la contemporaneità logistica con altre storie è del tutto casuale. Ho voluto anche riprendere l’esperienza dei matrimoni in tv che stanno aumentando e sono uno specchio forte di certe realtà nazionali”. Debora Villa ritiene che “Nord e Sud sono i veri protagonisti del matrimonio, dimostrano la possibilità concreta di superare le diversità e collaborare nella stessa direzione”.