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Non è solo il giorno di Matteo Garrone (e Il racconto dei racconti) sulla Croisette. Il Festival di Cannes accoglie – Fuori concorso – l’atteso ritorno di George Miller alla regia dell’iconica saga post-apocalittica di Mad Max, trilogia che a cavallo degli anni ’70 e ’80 portò alla ribalta un giovanissimo Mel Gibson. Max stavolta è Tom Hardy, ma in Fury Road a farla da padrona è una straordinaria Charlize Theron: sempre fantastica, anche se rasata a zero, sporca di grasso e con un braccio amputato. “È un film incredibilmente femminista”, dice l’attrice, che interpreta Furiosa, un’Imperatrice che decide di ribellarsi alla tirannia di Immortan Joe, portandogli via il bene più prezioso, un gruppetto di giovani puerpere. "Credo che il film sia davvero molto realistico - prosegue l'attrice - anche se poggiato su elementi estremi. Ma se ripenso alla scena in cui il convoglio si imbatte in quella incredibile tempesta di sabbia mi vengono in mente immagini simili, e reali, viste molte volte su Google o sui notiziari".
L'attrice, splendida sulla Croisette (Foto Pietro Coccia)"Il personaggio di Charlize era presente sin dall’inizio della stesura del racconto, un guerriero senza compromessi", dice George Miller, che è riuscito a completare il film dopo oltre 12 anni di lavorazione: "Abbiamo abbozzato una sceneggiatura, con pochi dialoghi, ma alla fine il grosso del lavoro è stato fatto sugli storyboard, avevamo qualcosa come 3000 pagine...". Fury Road, spiega ancora il regista, "non poggia necessariamente su una prosecuzione cronologica della saga, diciamo piuttosto che con i mezzi a disposizione oggigiorno ci è stato possibile ampliare l'universo che caratterizzava tutto quello che c'era intorno a Mad Max".
Apoteosi visiva e azione debordante, Mad Max: Fury Road (da oggi nelle sale con Warner Bros.) è stato accolto trionfalmente questa mattina dalla stampa internazionale al Festival.